Tra uragani e ghiacciai, prosegue l’avventura del Ragno Della Bordella in Groenlandia

Un uragano, 300 km in kayak, onde di tre metri e questo è solo l’inizio. Prosegue l’avventura del Ragno Matteo Della Bordella in Groenlandia. L’ex presidente dei “maglioni rossi” sta per raggiungere un’inviolata parete di 1200 metri da scalare

Continua l’avventura del Ragno Matteo Della Bordella e dei suoi compagni Silvan Schüpbach, Symon Welfringer e Alex Gammeter tra i ghiacci della Groenlandia. L’obiettivo è una parate inviolata, di 1200 metri.

Al termine del viaggio in kayak i quattro avranno davanti un ulteriore giorno di avvicinamento, per raggiungere la base del bastione roccioso. Va detto che il viaggio in kayak è di 300 chilometri e che i quattro alpinisti avranno 80 chili di materiale a testa, tra cibo e attrezzatura. A questo si sono aggiunti il ghiaccio e il maltempo.

«Un uragano si è abbattuto su di noi con una violenza inaudita, - scriveva ieri Della Bordella - una roba mai vista, speriamo smetta perché siamo fradici».

Oltre all’uragano, il ghiaccio ha fatto ritardare la partenza a Della Bordella. «Oggi avrebbe dovuto essere il primo giorno di spedizione in Groenlandia – scriveva il 12 luglio Della Bordella - e invece sono ancora qui a girare come un criceto per il lago Viverone. La verità è che insieme ai miei compagni di viaggio, Silvan, Symon e Alex, abbiamo deciso di posticipare la nostra partenza ( e di conseguenza anche il nostro ritorno) di una settimana esatta».

Nonostante da anni i ghiacciai stiano riducendosi di molto, quest’anno in Groenlandia le cose sembrano andare diversamente: «Il ghiaccio marino, che quest’anno è particolarmente abbondante sulla costa Sud Est della Groenlandia, non permette ancora la navigazione. Sebbene questo fenomeno, relativo al 2024, non cancelli anni di fusione impressionante della calotta artica e non sia particolarmente significativo su scala globale, secondo il Danmark Metereologiske Institute e secondo molti esperti della zona, si tratta di una quantità decisamente superiore a ogni aspettativa precedente almeno negli ultimi 20-30 anni. E quindi che facciamo? Non ci resta che avere pazienza. Sapersi adattare e avere pazienza sono due cose fondamentali per raggiungere grandi obiettivi».

Così, come scrive ancora Della Bordella, ogni giorno in kayak è un’avventura: «Siamo ripartiti con onde di tre metri, pazzesco! Ora siamo entrati nel fiordo e ci mancano una manciata di chilometri».

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