Sport / Sondrio e cintura
Martedì 30 Maggio 2017
Adesso è ufficiale: Bormio raddoppia
Il 28 dicembre (non più il 29) è in programma la discesa libera, il giorno successivo la combinata. Diffusi ieri dalla Fis i calendari del circuito di Coppa del Mondo: le gare in programma sono in tutto 39
Nei giorni scorsi avevamo anticipato il ritorno della discesa libera di Coppa del Mondo maschile in quel di Bormio, dopo tre edizioni svolte nella vicina Santa Caterina.
Mancava solo la ratifica della Fis, che è arrivata puntuale dalla “Fis Calendar Conference” di Portoroz, Slovenia. Con una piccola modifica: invece della data tradizionale del 29 dicembre, la libera è stata anticipata di un giorno, e sarà seguita, nella stessa località, dalla combinata alpina maschile.
Sono 39 in tuto le gare in programma: 9 discese, 6 supergiganti, 8 giganti, 10 slalom, 2 combinate alpine, 2 city event, 1 gigante parallelo e il team event delle finali che saranno disputate ad Are. La pausa per le Olimpiadi è programmata dal 9 al 25 febbraio 2018, l’Italia ospiterà sette gare, a cominciare dal doppio appuntamento con la velocità in Val Gardena nelle giornate di venerdì 15 e sabato 16 dicembre, dove si disputeranno supergigante e discesa.
Si passa poi in Alta Badia, dove avranno luogo il tradizionale gigante sulla Gran Risa domenica 17 e il gigante parallelo notturno di lunedì 18 dicembre. Venerdì 22 dicembre il circo si ritroverà a Madonna di Campiglio per lo slalom notturno sulla 3-Tre, poi entrerà in scena Bormio. Ad aprire la stagione sarà, come sempre, il gigante di Soelden, fissato per il 29 ottobre, a chiudere le finali di Coppa del Mondo ad Are (14-18 marzo). La Valtellina, quindi, conferma di essere tappa fissa del circuito, fin dal lontano 1993. L’alto contenuto tecnico delle nostre due discese le ha rese praticamente indispensabili.
Non per niente, quando ci fu il temporaneo “rifiuto” di Bormio, la Federazione Internazionale fece di tutto per mantenere la gara e risolse brillantemente il problema chiamando in causa Santa Caterina Valfurva. La pista intitolata a Deborah Compagnoni, in origine riservata alle donne, è stata resa tecnicamente più difficile, come si è visto nelle due edizioni disputate: la terza, purtroppo, quella dello scorso anno, è stata cancellata per il forte e persistente vento in quota, che avrebbe messo in pericolo l’incolumità degli atleti.
Va anche aggiunto che Santa Caterina potrebbe anche rientrare in gioco, come soluzione di riserva, nel caso che la “Stelvio” non raggiungesse il necessario livello d’innevamento. Insomma, il problema della neve, in questi anni, è diventato cruciale, ma la Valtellina ha un’arma in più rispetto ad altre località, pur prestigiose. Possiede due piste di alto valore tecnico poste a meno di 15 km di distanza e Santa Caterina gode sicuramente di un innevamento maggiore.
Non bisogna dimenticare, infatti, che lo striscione d’arrivo della gara, a Bormio, è posto a 1.268 metri, contro i 1.730 della località furvese, dove le temperature invernali, anche per la scarsa esposizione al sole, sono molto più rigide. Altro vantaggio, non da poco, è che il comitato organizzatore è lo stesso per le due località, quindi è sicuro che, in ogni caso, sarà presa la decisione migliore per assicurare gare al massimo livello. E l’eccellenza organizzativa valtellinese è ormai da tutti riconosciuta.
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