Sport / Lecco città
Domenica 19 Maggio 2013
Accuse infamanti di Cala al Lecco
Sei mesi di inibizione dalla Figc
Tutti i nodi, prima o poi, vengono al pettine. E di nodi Giuseppe, in arte Joseph, Cala, ne ha annodati parecchi dopo l'acquisto delle quote della Calcio Lecco nell'estate 2012. E ora paga dazio. Sei mesi di inibizione dopo il rigetto delle sue accuse infamamti, dimostratesi false, nei confronti del Lecco.
La Commissione Disciplinare Nazionale della Figc, infatti, prima l'ha deferito e poi condannato per «violazione dei doveri di lealtà, correttezza e probità di cui all'art.1 comma 1 del codice di giustizia sportivo, per aver sollevato gravi dubbi e sospetti, senza disporre di prova alcuna, sulla correttezza dell'operato di altri tesserati e società affiliate alla Figc relativamente a fatti dimostratisi assolutamente destituiti di fondamento».
Una bufala, insomma, quella di Cala. Però una bufala raccontata ai vertici del calcio con una lettera-esposto del 10 settembre 2012 con accuse incredibili. Da quella di compravendita della prima gara di campionato Lecco-ST Georgen del 2/9/2012 oltre a Savona-Lecco del 29/4/2012, nonché di aver "comprato" altre sei gare del Lecco della stagione 2011/2012. Poi ha accusato il segretario Ivan Corti di aver omesso di depositare le richieste di tesseramento riguardanti 8 calciatori. Dulcis in fundo Cala aveva accusato Cesana e Corti di aver «provocato e avallato il clima intimidatorio creato dagli ultras nel corso dell'estate 2012, atto a far vendere al Cala le proprie quote di proprietà della società e a favorire il loro rientro...».
In più aveva allegato la lettera apparentemente sottoscritta dal giocatore Valentin Jmurov, con la quale denunciava che la nuova dirigenza del Lecco 1912 Spa, subentrata a Cala, non aveva rispettato il contratto tra lui e la società. Risultato dell'inchiesta della Procura Federale? Testualmente: «I "fatti" riferiti sono privi del benché minimo elemento probatorio. Lecco-ST. Georgen si è svolta in modo regolare».
Il servizio sull'edizione de La Provincia di Lecco di domenica 19 maggio.
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