“Il miglioramento non va atteso, va inseguito”. È lo slogan del Denik Camp, il camp di basket che Andrea De Nicolao tiene da oggi all’8 luglio a Caspoggio in Valmalenco. E anche lui non attende miglioramenti, ma li insegue, visto che non ha rinnovato il contratto con Reggio Emilia, squadra con cui ha vinto una Supercoppa italiana, e sta definendo proprio in questi giorni un nuovo ingaggio. I bene informati dicono che sarà Venezia la prossima destinazione, vicino a casa, visto che il play è di Padova.
Lui non conferma e non smentisce. «Potrò essere più chiaro tra qualche giorno sul mio futuro» dice sorridendo questo ragazzo di 25 anni che ha negli occhi l’entusiasmo per il camp valtellinese e la nuova avventura.
«Non ho recriminazioni di sorta con Reggio, è stata una bella esperienza, soprattutto il primo anno, quello della finale scudetto persa con Milano in gara sei, siamo riusciti a rimanere al top per diversi anni. Ho deciso di cambiare, è finito un ciclo, vado da un’altra parte».
De Nicolao conosce bene la Valtellina. È stato in ritiro a Chiesa con Varese e la valle gli è piaciuta al punto da venirci spesso per brevi vacanze con fidanzata e amici.
«Da questa frequentazione è nata l’idea di portarci il camp. E il passo è stato breve, grazie anche all’interessamento del mio manager sportivo Andrea Ballan, che mi ha fatto conoscere tutte le realtà della zona. Le strutture ci sono, credo che faremo un buon lavoro”» E che miglioramento devono inseguire questi quaranta ragazzini tra i sette e i quattordici anni, provenienti da tutta Lombardia, ma anche da Emilia e Veneto?
«Per crescere nel basket non basta accontentarsi di quattro ore settimanali in palestra, ma bisogna lavorare, divertendosi, anche in estate, cercando appunto di miglioramento. Nessuno di noi ha l’ambizione di trasformare tutti in giocatori di serie A, ma ai ragazzi offriamo una serie di spunti e consigli derivanti dalla nostra esperienza, starà poi a loro metterli a frutto».
Il Denik Camp, alla sesta edizione, è stato ideato da Andrea insieme al cugino Riccardo, allenatore, entrambi figli di ex cestisti, un amore per il pallone a spicchi tramandato di generazione in generazione. Andrea ha anche due fratelli più giovani che giocano nello stesso ruolo di play.
Si fa base al Centro Sportivo, ma nel programma articolato del camp ci sono altre attività. «Insieme al basket teniamo a far conoscere il territorio. Abbiamo organizzato anche un’escursione alle dighe di Campo Moro e Gera, nuoto in piscina a Vassalini e arrampicate in palestra di roccia qui a Caspoggio. In palestra lavoriamo dalle 9,30 alle 11,30 il mattino e dalle 16 alle 18, facendo anche lezione di…inglese. Con l’utilizzo di video insegniamo la lingua ufficiale del basket, sotto forma di giochi. Che cosa sono gli Spurs di San Antonio? Cosa sta dicendo questo giocatore della Nba? Sempre in movimento, comunque, non seduti come in classe».
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