Su iniziativa del vicepresidente della Fondazione Ospedale Amico - dott. Edoardo Panizza - e dell'Azienda Ospedaliera di Treviglio - diretta dal dr. Cesare Ercole - con la fattiva collaborazione dell'Asl di Bergamo - diretta dalla dr.ssa Mara Azzi - è stato organizzato venerdì 26 ottobre alle 18, all'Ospedale di Treviglio, un convegno sul tema «Il tumore della vescica».
Il tumore alla vescica rappresenta il 3% di tutti i tumori e, in ambito Urologico, è secondo solo al tumore della prostata. Esso è verosimilmente il tumore urologico sul quale si sono maggiormente accentrati gli studi epidemiologici ed in cui più evidente è la correlazione con i fattori ambientali.
Con questa importante iniziativa - il cui responsabile scientifico è il dr. Ivano Vavassori, primario della Urologia dell'ospedale trevigliese - si intende coinvolgere gli operatori sanitari del territorio in un programma di diagnosi precoce del tumore della vescica nella popolazione a rischio, mirato a ridurre la morbilità e la mortalità della malattia.
L'efficacia di uno screening per il carcinoma vescicale di una determinata popolazione deve essere infatti confermata da studi prospettici che dimostrino un vantaggio in termini di sopravvivenza specifica derivante da una diagnosi precoce.
Sino ad oggi un simile studio non è stato condotto e non esistono al momento programmi di screening o metodi di diagnosi precoce scientificamente affidabili in tale ambito. Dal momento che la prognosi negli stadi avanzati è sensibilmente peggiore rispetto agli stadi iniziali, ove è possibile la guarigione della malattia neoplastica, è indubbio che una popolazione a rischio per il carcinoma vescicale tragga comunque un reale vantaggio da una diagnosi precoce.
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