
Salute
Martedì 18 Gennaio 2011
Analgesici e antinfiammatori:
cresce il rischio di infarto o ictus
L'uso intensivo di determinati farmaci contro il dolore, secondo uno studio svizzzero, può aumentare fino a quattro volte il rischio di infarto e fino a tre volte quello di ictus
È quanto emerge da uno studio pubblicato sul British Medical Journal condotto dall'Università di Berna, in Svizzera, che ha esaminato i dati di 31 ricerche e 116.000 pazienti che assumevano regolarmente antidolorifici soprattutto per il trattamento dell'artrite.
La ricerca ha analizzato i possibili effetti collaterali di alcuni dei farmaci più comuni per la cura del dolore, come i Fans (Farmaci anti infiammatori non steroidei) e gli inibitori della Cox2 ciclo-ossigenasi, scoprendo che alcuni di essi possono elevare il rischio cardiovascolare.
Il risultato è che rofecoxib e lumiracoxib sono stati associati con un raddoppio del rischio di infarto, etoricoxib e diclofenac con un rischio quattro volte maggiore di infarto, mentre l'ibruprofene è associato a un rischio tre volte superiore di ictus. Meno pericoloso, secondo l'indagine del Bmj, il naprossene, le cui interazioni a livello cardiovascolare si sono rivelate più modeste.
"L'uso di altri farmaci non-steroidei anti-infiammatori non coperti dalla nostra analisi dovrebbe essere riconsiderato", afferma uno degli autori dello studio, Peter Juni.
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