Lecco dopo molte città italiane ed estere ha finalmente il Wi Fi libero "pubblico"; la connessione internet gratuita in alcune piazze cittadine. Un lettore su La Provincia ha recentemente fatto i complimenti all'Amministrazione per questa scelta. Giustamente.
Mi si permetta però di smorzare le pacche sulle spalle alla Giunta. L'Amministrazione avrà fatto una scelta ottima, ma sarebbe opportuno e credo maggiormente prioritario, che ricalibri la sua idea di servizi alla cittadinanza.
È bene ricordare (anche alla stessa Giunta) che nelle scuole comunali di Lecco (malgrado le promesse e i ripetuti solleciti) non c'è ancora, internet e la banda larga, né per segreteria ed insegnanti, né tantomeno per le attività didattiche degli alunni.
A me sembra ben più grave questa lacuna, questa disattenzione, che i meriti del Wi Fi nelle piazze. Il Comune dovrebbe, se non ce la fa a farli tutti e due, ribaltare le priorità. Prima un servizio effettivo e quotidiano che doti le scuole di strumenti ormai indispensabili, e solo dopo - dopo - un secondario cadeaux per gli avventori del centro.
Prima il cibo (per la mente) poi la cipria
Barbara Valsecchi
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Cara lettrice,
cominciamo - senza ombra di dubbio - con il plaudire l'iniziativa del Comune che, grazie al progetto Wi Fi - come lei stessa annota - porta la città a un livello alto di tecnologia e - ce la passi - democrazia.
Non fa una piega - a dire il vero - anche l'altra parte del suo discorso. La stessa importanza, infatti, l'assume la connessione tra settori e ambiti. Ancor di più quello della scuola, che ha bisogno di rimanere al passo con i tempi, senza perdere ulteriore... tempo, alla luce anche di quello che accade in altri Paesi.
Il Comune di Lecco, dunque, è chiamato al salto di qualità anche in questo settore, tenendo conto delle direttive - e di quanto potranno fare - anche i diversi ministeri interessati alla partita, che dovrà riguardare - oltre al sistema scolastico - anche quello dell'intera Pubblica Amministrazione.
Edoardo Ceriani
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