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E' allarme ozono

Il caldo africano fa impennare la concentrazione di questo gas inquinante che a Valmadrera ha superato la soglia di allarme e in tutte le località dove è monitorato è oltre i limiti di attenzione. Ieri in Provincia Arpa, Asl e sindaci hanno fatto il punto: raccomandano ai lecchesi di non uscire nelle ore più calde

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LECCO - E' allarme ozono in provincia. Dal 24 giugno con l'innalzarsi delle temperature è cresciuta la concentrazione nell'aria del gas che giovedì ha superato la soglia di allarme a Valmadrera, ma i valori sono altissimi anche nelle altre zone dove l'inquinamento è monitorato dalle centraline dell'Agenzia regionale per l'ambiente, e cioè a Lecco, Nibionno, Colico, Moggio, Merate. In provincia l'assessore provinciale all'ambiente Carlo Signorelli ha riunito i tecnici dell'Arpa, il dottor Antonio Gattinoni del dipartimento prevenzione dell'Asl e i rappresetanti dei Comune per fare il punto e informare i lecchesi che sono necessarie alcune misure per tutelare la salute. Un invito in particolare rivolto alle categorie a rischio: anziani, malati e bambini piccoli. Prima regola non uscire di casa nelle ore più calde. Perché l'ozono si forma per reazione chimica tra gli inquinanti e l'irraggiamento solare e quando le temperature sono alte è più concentrato.
Informazioni dettagliate sui comportamenti e le misure per tutelare la salute sul sito della Provincia www.provincia.lecco.it

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Venerdì 02 Luglio 2010

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