Cronaca / Lecco città
Martedì 21 Marzo 2017
Wall Street Addio, nasce un Fiore
sull’ex bunker della n’drangheta
Questa mattina il “tour” di presentazione Ma il taglio del nastro ufficiale sarà venerdì prossimo
Da quartier generale della criminalità organizzata a bene abbandonato in attesa di un futuro, fino a pizzeria della legalità: da ieri – ma ancor più dal prossimo 31 marzo – Wall Street non esiste più, almeno quale simbolo negativo.
Sulle sue ceneri, particolarmente pesanti, ha preso forma un “Fiore” che ha l’ambizione di diventare un luogo familiare per tutti, luogo del buon cibo e della cultura, oltre che della socialità.
Oggi, in occasione della XXII Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie, in via Belfiore è stato offerto un primo assaggio di quello che verrà offerto al territorio grazie al lavoro di Fabbrica di Olinda, Auser e Arci, cui è stato affidato tramite bando l’incarico di far rinascere questo spazio, dotandolo di nuovi contenuti.
Diversi i momenti dedicati alla significativa ricorrenza. Su tutti, la prima apertura della pizzeria della legalità: un’anteprima che ha anticipato di una decina di giorni l’effettiva entrata in funzione del locale, prevista per il 31 marzo con l’inaugurazione ufficiale e per l’indomani con l’avvio dell’attività commerciale vera e propria.
È stato qui, tra elettricisti ancora al lavoro e addetti alle prese con il funzionamento del forno, che i ragazzi delle scuole superiori della città hanno ricordato le vittime delle mafie, tra un brano musicale e la declamazione di versi nei quali hanno anche richiamato lo Stato all’impegno nei confronti della lotta alla criminalità organizzata.
Tre sfide ben precise
«Siamo al rush finale nella rinascita di questo stabile, che dall’arresto di Coco Trovato il 31 agosto 1992 era scomparso dalla topografia dei lecchesi - ha esordito Paolo Cereda, coordinatore provinciale di Libera -. Ci sono state tante idee e tanta buona volontà, purtroppo mai tradottesi in una riqualificazione concreta. Per noi, questo ragionamento è iniziato nel 2012, con il primo campo lecchese contro le mafie e arriva finalmente a concretizzarsi con un progetto che risponde a tre sfide ben precise».
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