Cronaca / Merate e Casatese
Lunedì 09 Dicembre 2013
Vismara chiede la mobilità
Prepensionamento per dodici
L’impresa alimentare presenta un piano di tagli all’organico
Si procederà su base volontaria con i lavoratori più anziani
La Vismara, nota azienda alimentare che produce salumi, apre una procedura di mobilità per prepensionare i lavoratori più anziani.
I sindacalisti Enzo Mesagna della Cisl e Massimo Sala della Cgil hanno incontrato i 285 dipendenti dell’azienda, che sta sul territorio dal 1898 e che da qualche anno è stata acquisita dagli emiliani della Ferrarini.
I sindacalisti hanno spiegato che l’azienda ha chiesto di poter attivare una procedura di mobilità per poter prepensionare i lavoratori più anziani: «L’azienda ci ha comunicato di avere la necessità di essere più competitiva e snella e di aver intenzione di procedere a una riorganizzazione del personale attraverso un processo di mobilità che andrebbe a colpire solo i lavoratori prossimi alla pensione». Indubbiamente si tratta di un taglio meno doloroso rispetto a quello che si sta consumando in altre aziende, dove a essere tagliati sono i lavoratori di qualsiasi età, non per aumentare la produzione (come vuole fare la Vismara), ma perché di lavoro davvero non ce n’è, ma è comunque un annuncio che fa pensare. Infatti, se con la riforma Fornero l’età pensionabile è stata alzata a 64 anni per gli uomini e presto si arriverà a 69 anni, ci si domanda come sarà possibile consentire a tutte le persone di restare nel mondo del lavoro, di restare attaccate alle proprie aziende le quali invece vorrebbero dar vita ai prepensionamenti per favorire una maggiore produttività. Alla Vismara i prepensionamenti saranno circa una dozzina e si seguirà il principio della volontarietà
I lavoratori sono ovviamente preoccupati per questa decisione dell’azienda, ma comunque sono anche sollevati dal fatto che la proprietà abbia evitato un taglio orizzontale della forza lavoro. Al contrario la famiglia Ferrarini ha intenzione di sfruttare le risorse che saranno risparmiate dalla riduzione di organico per avviare innovazioni e nuovi progetti al fine di aumentare la produttività e la competitività. Infatti uno dei problemi maggiori che sta colpendo le imprese ancora sane è la riduzione dei margini a causa dei costi eccessivi della produzione.
La soluzione è proprio quella di aumentare il volume di produzione a partita di costi per il funzionamento degli impianti.
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