Visitatori maleducati a Villa Monastero

Sulle grandi foglie delle agavi o delle piante di aloe incidono il proprio nome o la data di nascita. Nella società dell’apparire succede anche questo, tanto che è stato necessario mettere dei cartelli per scoraggiare pic-nic e bagni nelle fontane

Incidono la corteccia degli alberi e le foglie delle grandi aloe del giardino di villa Monastero a Varenna.

Visitatori maleducati che non hanno rispetto del luogo e che pur di apparire scrivono il proprio nome o la data di nascita, con un coltellino o un oggetto affilato, andando così a rovinare le piante, ma ben poco interessa , nella società dell’apparire quel che è importante è lasciare il proprio segno e farsi un selfie, o meglio ancora un video davanti al proprio capolavoro di cui ci si dovrebbe però vergognare. E c’è pure chi con il pennarello nero su di una aloe ha disegnato un cuore per augurare buon compleanno all’amata.

Una situazione che sta diventando ingestibile considerati i tanti visitatori e l’impossibilità per gli addetti della villa di controllare costantemente ciò che succede nel parco, tanto che è stato esposto un cartello in cui si chiede il rispetto del luogo, di non fare picnic, di non lanciare sassi e di non entrare nelle fontane, e tanto meno di salire sui parapetti per sporgersi sul lago.

Villa Monastero ha riaperto al pubblico il 2 marzo dopo mesi di lavori che hanno riguardato soprattutto il giardino con la revisione della zona detta area delle monache, là dove un tempo quando il compendio era un monastero femminile, le religiose coltivavano l’orto.

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