Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 08 Giugno 2016
Violenza sulle donne, nuovo centro di ascolto
Si chiama “Il coraggio delle donne”. È il progetto messo in campo dall’amministrazione comunale di Sondrio, ente capofila della rete territoriale interistituzionale della provincia di Sondrio, per la prevenzione e il contrasto della violenza sulle donne e per il sostegno alle vittime.
Un fenomeno che anche in provincia di Sondrio presenta numeri importanti, ancor di più considerando che, come dice Luca Verri, dirigente di palazzo Pretorio, la parte sommersa è ancora molto elevata.
Nel 2015 sono state cinquanta le donne prese in carico dalla rete interistituzionale, cui si aggiungono le settanta che si sono rivolte all’associazione Tua e le altre di Ardenno. In tutto 120 che hanno chiesto aiuto perché vittime di violenza.
Valtellina e Valchiavenna non sono un’isola felice. Lo sanno gli esperti, lo sanno coloro che quotidianamente lavorano nell’ambito sociale,lo sanno educatori ed insegnanti. Anche da qui, dalla volontà di non distogliere lo sguardo, nasce l’esigenza di rafforzare la rete che già opera in provincia con uno sportello in città e anche un alloggio dove poter dare accoglienza alle donne che hanno subìto violenza o che, comunque, hanno bisogno di allontanarsi da casa, luogo privilegiato degli abusi, all’interno di un percorso già definito.
«Si tratta di un progetto complessivo - spiega Verri - che prevede la sistemazione di questi spazi, la definizione delle azioni da intraprendere durante l’anno e anche il rinnovo del protocollo d’intesa tra i vari soggetti provinciali, in scadenza alla fine di giugno». E la cui firma dovrebbe avvenire nelle prossime settimane.
L’amministrazione di palazzo Pretorio ha inoltrato richiesta di contributo a valere sul bando dell’Ats di montagna per 42.500 euro, a fronte di una quota di cofinanziamento di cinquemila euro. Fondi che servono per gli arredamenti degli spazi in via Fracaiolo.
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