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Martedì 16 Aprile 2013
Villa di Tirano, durante la guerra
un caporale fu aiutato a fuggire
Nel settembre del '43 nella frazione di Santa Cristina si presenta nella casa della famiglia Bignotti un soldato inglese, visibilmente stanco e affamato. Oggi la signora Cristina, a 78 anni, ricorda con chiarezza quell'episodio
Probabile che quel soldato fosse proprio il caporale inglese Joseph Smallman che, dopo il 10 settembre 1943 evaso dal campo di Plemo in Valcamonica, fu salvato dalle acque gelide di un fiume e condotto in Svizzera. Proprio l'uomo i cui familiari cercano ora di ricostruire la vicenda per conoscere le persone che lo aiutarono.
«Allora avevo 9 anni - racconta Bignotti che vive nella frazione San Bernardo a Villa di Tirano -. Io, la mamma e mia sorella Olga, che ha due anni meno di me, eravamo in montagna, nella casa a Santa Cristina, poco sotto Pian Gembro. In estate stavamo lì, dove avevamo i campi e una mucca. Una sera si presenta all'improvviso un signore. Eravamo noi tre sole, perché il papà era in guerra. Questa persona è salita sulla scala - credo che la porta fosse aperta perché non era freddo - e si è presentata in casa. Mia mamma si era spaventata e non sapeva cosa fare. Così è andata a chiamare mio zio, fratello del papà, che abitava nella casa vicina».
Per rispolverare nella memoria questa storia, la signora Cristina ha chiesto anche alla sorella Olga se si ricordasse qualche elemento in più. «Mia sorella ricorda che il soldato sapeva qualche parola di italiano - prosegue -. Probabilmente si sarà presentato, ma la mamma capì che aveva bisogno di mangiare e riposare. Mia madre allora accese il focolare e mise a cuocere la polenta. Credo che quella sera il soldato inglese mangiò polenta, un po' di formaggio e bevve un bicchiere di vino».
Dopo essersi cibato, il soldato fu accompagnato nel fienile vicino alla casa con una coperta, dove poté dormire qualche ora. L'uomo aveva lasciato intendere di voler raggiungere la Svizzera il giorno seguente. Così quando era ancora buio, «mio zio lo accompagnò a Tirano - dice ancora la donna -. A piedi scesero da Santa Cristina e si fermarono al Dosso, sopra Tirano. Erano tante le mulattiere una volta sui nostri sentieri di montagna. Gli indicò la strada per la Svizzera dove sarebbe arrivato in poco tempo. In seguito non abbiamo più avuto notizie».
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