Cronaca / Circondario
Venerdì 12 Gennaio 2018
Villa Sacro Cuore di Civate
la nobile decaduta
All’asta per pochi soldi, ma perde pezzi
L’ex casa di riposo coinvolta nel fallimento di un’immobiliare vale oggi 600 mila euro. Edificio imponente, con una volumetria di 5 mila metri cubi
All’asta l’ex casa di riposo: l’immobile, che versa in pessime condizioni, verrà venduto (o, almeno, questa è la speranza) senza incanto; secondo la perizia, il suo valore è di 639.235 euro. È l’epilogo del fallimento dell’immobiliare “Giovi Srl” di Carvico. L’edificio che, dal 1942 al 2001, ha ospitato la casa di riposo è riconosciuto dalle autorità come bene storico-artistico da tutelare: la Sovrintendenza lo ha incluso nei propri elenchi, considerato che la costruzione risale almeno al 1761. Ciò comporta una serie di vincoli.
Dopo il trasloco della casa di riposo nella sede attuale, tuttavia, l’edificio rientrò tra i piani di ristrutturazione dell’immobiliare bergamasca, senza tuttavia andare in porto; quel piano di recupero avrebbe dovuto riguardare una volumetria di circa 5mila e 300 metri cubi: la proprietà, prevedeva spazi commerciali al piano terra e appartamenti negli altri due piani. Al contrario, la villa che un tempo era appartenuta alla nobile famiglia Dell’Oro sta andando in rovina e, già da un decennio, tra le preoccupazioni dell’amministrazione comunale che fin dall’ex sindaco Giacomo Valsecchi si allarmava per «grovigli di rovi e sterpi, anche qualche topo e, soprattutto, la minaccia di perdere pezzi da un momento all’altro». Ogni tentativo di promuovere il recupero è naufragato.
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