Cultura e Spettacoli / Sondrio e cintura
Lunedì 16 Dicembre 2013
Videomessaggio a Sondrio
Ha la firma dell’ex Iena Pif
«Attenti: non consegnate le città del Settentrione alle cosche»
L’appello sul grande schermo dell’Excelsior prima del suo film
Primissimo piano su uno sguardo leggero e vagamente trasognato e solo le mani, dietro al volto, nell’inquadratura che tiene sullo sfondo la testiera di una poltrona da studio.
Mantiene la firma autoriale del programma “Il testimone” che conduce su Mtv Pierfrancesco Diliberto – Pif, tanto per capirci –: questa volta, però, il videomessaggio è pensato e indirizzato specificamente al pubblico valtellinese, quello di Sondrio in particolare.
E in due minuti lancia un messaggio che di leggero e trasognato non ha proprio nulla: «Ho girato un film che mostra gli errori fatti nella Palermo dei primi anni Ottanta, quando si sottovalutava e non si voleva vedere il problema di una mafia che tutti conoscevano, ma con la quale, infondo, si “conviveva”: in questo modo abbiamo abbandonato la città nelle mani delle cosche. Ora vi invito a non commettere lo stesso errore, perché il problema della mafia esiste anche al Nord: e molti politici di oggi mi ricordano quelli della Palermo di trent’anni fa, che sottovalutavano il problema o, peggio, ne erano collusi. È necessario mettere da parte l’orgoglio e ammettere che il problema esiste in molte parti del nord Italia; altrimenti consegneremo anche le città del Settentrione alle cosche, come è stato fatto con Palermo».
L’idea di invitare nel capoluogo valtellinese il presentatore Mtv – fresco vincitore del premio del pubblico al Torino film festival per il suo “La mafia uccide solo d’estate” – è stata accarezzata recentemente dal sondriese Marco Alberti, consigliere comunale che nell’ambito dell’incarico assunto con la delega alle “relazioni con il mondo giovanile” ha contattato il cineasta per un incontro con il pubblico valtellinese saltato all’ultimo per impegni di lavoro dell’ospite.
«L’idea era – ed è tutt’ora – quella di portare a Sondrio una figura che potesse esercitare un certo fascino sui giovani e contemporaneamente fosse una presenza edificante dal punto di vista morale e intellettuale» ha spiegato Alberti, che se ancora sta lavorando per ospitare Pif in Valtellina, due giorni fa si è visto recapitare dall’ex-iena un videomessaggio di scuse al pubblico della provincia per il mancato appuntamento.
Video che, da ieri sera e fino al prossimo mercoledì, verrà proiettato al cinema Excelsior in apertura delle serate che programmano la visione del suo ultimo film, neopremiato a Torino.
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