Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 14 Gennaio 2016
Via Vanoni e via Tonale, niente più buche per chi parcheggia
Nelle scorse settimane è stato realizzato un intervento complessivo su un’area di sosta molto utilizzata dai sondriesi.
Meno posti auto ma più facilità di manovra, soprattutto niente più buche. Il parcheggio a uso pubblico all’angolo fra via Vanoni e via Tonale ha cambiato aspetto, con il rifacimento della pavimentazione e una riorganizzazione degli stalli: obiettivo, eliminare i problemi alla pavimentazione che creavano danni all’asfalto, con grosse buche e avvallamenti in vari punti dell’area.
Nelle scorse settimane è stato realizzato un intervento complessivo su un’area di sosta molto utilizzata dai sondriesi. «Il progetto è stato attuato con un accordo fra pubblico e privati – spiega l’assessore ai lavori pubblici Michele Iannotti –, che ha restituito alla città un posteggio completamente nuovo e maggiormente fruibile. Per risolvere i problemi del fondo dissestato e delle forti infiltrazioni d’acqua riscontrate negli interrati sono stati rimossi l’intero pacchetto stradale e la pavimentazione del porticato a uso pubblico, per posare una nuova guaina impermeabilizzante e ripavimentare posteggio e portico».
Nel frattempo il Comune ha studiato anche un nuovo disegno degli spazi di sosta presenti nell’area, rimasti comunque a linea bianca, con i posti sul lato nord liberi e quelli nella parte sud a disco orario.
«Gli stalli sono diventati 34 più due spazi riservati ai disabili – spiega Iannotti -, mentre prima erano una decina in più, con un solo parcheggio disabili. Abbiamo infatti razionalizzato il posteggio, modificando la disposizione degli stalli a nord che non sono più a spina di pesce ma a cassonetto, per consentire una migliore viabilità interna grazie a uno spazio di manovra adeguato. Nell’area ha trovato posto anche un’area di carico e scarico». Per la sistemazione del parcheggio a uso pubblico il Comune ha siglato un accordo con i privati: palazzo Pretorio ha messo a disposizione circa 60mila euro «corrispondenti a circa il 50% del costo dell’intervento», spiega Iannotti.n
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