Cronaca / Merate e Casatese
Martedì 30 Maggio 2017
Via l’amianto dall’area ex Vismara e Vister
Approvata la mozione in consiglio
Presentata dai 5Stelle e votata da tutti i consiglieri comunali
L’area di 12 mila metri quadrati va bonificata subito Si attende dalla proprietà l’aggiornamento sul degrado
Una mozione per spingere le proprietà a rimuovere l’amianto dalle aree dismesse ex Vismara e ex Vister, in pieno centro paese. E’ stata presentata dal Movimento Cinque Stelle e approvata all’unanimità dal consiglio comunale.
Mancano dati attuali
Chiede in sostanza che venga aggiornato il modulo “NA1” che definisce «o stato di degrado e di pericolosità dell’amianto in quell’area» e che dovrebbe essere aggiornato ogni due anni, mentre a quanto pare l’ultima valutazione è di 10 anni fa.
«L’unica documentazione reperibile dal sito ATS è del 2006, vecchia più di 11 anni. Vogliamo sperare che non sia l’ultimo aggiornamento effettuato sullo stato di degrado di quell’area. Chiediamo all’amministrazione di interessarsi quanto prima allo stato di degrado e di pericolosità di quell’area e di approvare la nostra mozione, per stimolare le proprietà ad effettuare un aggiornamento di tale situazione nel più breve tempo possibile».
Si sta parlando di circa 12 mila metri quadrati di superficie con presenza di amianto: «L’amministrazione, per tutelare la salute dei propri cittadini, ha tutti gli strumenti per costringere le proprietà a bonificare l’area e non può sicuramente più lasciare alla discrezione di un privato questa scelta, perché in gioco c’è la salute di tutti i cittadini. Se poi andiamo a considerare il lato economico, sicuramente le proprietà non possono proprio lamentarsi, perché sono già molti anni che il comune ha approvato la modifica della destinazione d’uso di quell’area, da industriale a residenziale. Questa variazione ha portato nelle casse dei proprietari una plusvalenza di svariati milioni di euro».
La situazione dell’amianto sull’area è complessa, perché una bonifica parziale è già stata realizzata ma non completata. L’amministrazione comunale, ha spiegato il vicesindaco Marta Comi, ha richiesto nei giorni scorsi alle proprietà l’aggiornamento dello studio sullo stato del degrado dell’amianto e sulla base di queste risposte nel corso del mese di giugno ci si incontrerà con i tecnici dell’Ats.
Potrebbe esserci un’ordinanza
In quella sede si valuterà lo stato dell’amianto, nel caso venga aggiornato il modello NA1 e le proprietà rispondano, oppure la mancanza di comunicazioni, e verrà deciso il percorso da seguire, che potrebbe anche comprendere misure coercitive, finora evitate dall’amministrazione comunale per non mettere in pericolo la realizzazione dell’accordo di programma. Solo su sollecitazione e input dell’Ats il Comune potrebbe ricorrere ad un’ordinanza, ma la speranza è di evitarla e far partire al più presto la bonifica conclusiva.
© RIPRODUZIONE RISERVATA