Verceia: lavori urgenti, chiude la 36
Stop dalle 22 alle 6 per due settimane

Cantiere sul viadotto “Ratti” - Comunicazione senza alcun preavviso da parte di Anas

Statale 36 chiusa di notte fino al 26 giugno. Pesante il quadro prospettato da Anas Spa, soprattutto all’inizio della stagione turistica estiva, per la viabilità della Valchiavenna. Nell’ambito dei lavori di manutenzione lungo il tratto valchiavennasco della statale, la strada è stata chiusa ieri sera alle 22 e riaperta alle 6 di stamattina. Sarà così per oltre due settimane, fino al 26 giugno. Anas ha predisposto l’intervento sul viadotto “Ratti” sull’omonimo torrente, territorio comunale di Verceia in orario notturno. Il tutto per consentire la demolizione di alcune parti ammalorate del ponte e la sabbiatura dello stesso.

Il viadotto ammalorato

Un intervento simile a quello realizzato sul ponte dello Schiesone a Prata Camportaccio negli anni scorsi. In quel tratto, cento metri dal chilometro 102,8, non esiste, ovviamente, una viabilità alternativa per raggiungere la valle. Anas nel pomeriggio di ieri ha comunicato che durante la chiusura verranno predisposte delle finestre di apertura per permettere il passaggio dei mezzi di soccorso e dei residenti. Un passaggio che, sollecitata, la stessa società ha chiarito.

I mezzi di soccorso

Accedere alla Valchiavenna durante la notte sarà difficile, difficilissimo. Non impossibile. Le finestre saranno di dieci minuti ogni due ore di chiusura. Ovviamente sarà garantito il passaggio dei mezzi delle forze dell’ordine e dei soccorsi. Per il resto bisognerà armarsi di tanta pazienza, anche se l’orientamento è quello di lasciar passare i mezzi se le condizioni del cantiere in quel momento lo permetteranno.

I problemi più grossi saranno soprattutto per chi si muove per lavoro prima delle 6 del mattino e per chi per turismo intenderà entrare o uscire dalla valle sfruttando il minor traffico delle ore notturne. E nei fine settimana, soprattutto quando riaprirà il passo dello Spluga, la data dovrebbe essere quella del 15 giugno, non si tratta di pochi mezzi. Già dopo la riapertura parziale del confine di Castasegna della scorsa settimana il traffico è notevolmente aumentato verso sud. «Siamo in contatto con Anas – commenta il presidente della Comunità montana Davide Trussoni – e sono consapevoli delle criticità del cantiere. Soprattutto per il traffico del mattino. Abbiamo chiesto di valutare una modifica della riapertura, anticipandola di un’ora al mattino e posticipandola per quanto possibile la sera. Durante la giornata di oggi faremo insieme delle valutazioni. Ci è stata garantita elasticità, comunque, durante l’orario di chiusura. Purtroppo si tratta di lavori necessari e la presenza della linea ferroviaria a fianco della tatale impedisce di operare senza chiusure della carreggiata».

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