Verceia, giovane cuoco arrestato con cocaina e chetamina
In manette è finito un 24enne di Olginate
Lavorava come cuoco in Svizzera, ma arrotondava, diciamo così, anche con un’altra attività, e decisamente più redditizia, visto che la droga che i carabinieri hanno trovato nella sua auto gli avrebbe fruttato oltre 20mila euro.
Nella notte tra domenica e lunedì i carabinieri dell’Aliquota Radiomobile del N.O.R.M. della Compagnia di Chiavenna hanno tratto in arresto in flagranza di reato un giovane di 24 anni di Olginate, in provincia di Lecco, incensurato, resosi responsabile del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.
I militari, durante il servizio perlustrativo nella periferia del comune di Verceia, hanno notato un’autovettura con all’interno il solo conducente e l’hanno fermata per un controllo di routine. Il giovane ha giustificato la sua presenza a quell’ora insolita riferendo che stava raggiungendo il territorio svizzero dove lavora come cuoco. Ma mentre spiegava di voler arrivare in Svizzera per prendere poi servizio alla mattina nella struttura in cui lavora, ha mostrato segni di nervosismo, e i militari si sono insospettititi. Così hanno deciso di effettuare una perquisizione personale e hanno trovato addosso al giovane, nascosti tra gli indumenti, 7 grammi di cocaina. Il riscontro ha indotto ovviamente i carabinieri ad approfondire il controllo e ad estendere la perquisizione anche al veicolo. E lì è stata trovava altra droga, in quantità decisamente maggiori: altri 240 grammi di cocaina e 13 grammi di chetamina occultati nel portabagagli all’interno del vano della ruota di scorta.
Effettuati gli opportuni accertamenti qualitativi speditivi, che hanno confermato i due tipi di sostanza stupefacente ritrovata addosso allo chef lecchese e nella sua auto, è stato tratto in arresto con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e tradotto presso la Casa circondariale di Sondrio a disposizione dell’Autorità giudiziaria. Probabilmente già nella mattinata di oggi il giovane cuoco frontaliere verrà interrogato dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Sondrio per l’udienza di convalida dell’arresto. Tutta la droga è stata sequestrata e verrà inviata al laboratorio per l’analisi delle sostanze stupefacenti del Comando provinciale carabinieri di Brescia per gli ulteriori esami chimici. Stando ad una prima valutazione, comunque, i militari dell’Arma della Compagnia di Chiavenna ritengono che se la cocaina fosse stata immessa nel mercato dello spaccio avrebbe fruttato oltre 20mila euro.
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