Vento e neve in quota, danni in Val Chiavenna

I primi danni da vento forte li aveva registrati a inizio estate, esattamente il 21 giugno scorso, quando Eolo aveva impervesato in Valchiavenna facendo danni su danni e fra questi anche lo scoperchiamento della serra di piccoli frutti di Ader Badasa, a Isola di Madesimo, con sventagliamento delle reti di protezione fin sul versante montuoso con conseguente intervento dell’elicottero dei vigili del fuoco per recuperarle, e, stamattina, il problema si è ripetuto. Raffiche di vento la fanno da padrone da ore in Valtellina e Valchiavenna, e a Isola le serre di Badasa sono nuovamente divelte. Un disastro anche se, quantomeno, ora, la stagione dei piccoli frutti volge al termine, per cui il raccolto può dirsi presssocchè salvo. “Son nel caos un’altra volta - assicura Badasa - a questo punto tolgo le coperture, le impilo a lato serra per la stagione invernale poi medito su come comportarmi la prossima”.

Il vento, annunciato, intanto ha imperversato per tutta la notte e continua a soffiare in provincia di Sondrio senza un attimo di tregua. Una decina gli interventi dei vigili del fuoco per alberi sradicati finiti sulle strade a Gallivaggio e sulla strada per Olmo di San Giacomo Filippo e per due pali enel pure abbattuti sulla carrozzabile fra Mese e Sant’Antonio. Tutti i comandi dei vigili del fuoco sono allertati, e, in quota, è arrivata anche la prima neve. Una spolverata, come si vede dalle immagini riferite all’alpe groppera di madesimo, a 1900 metri, e anche a Sankt Moritz, in Engadina, 1800 metri, primi fiocchi di neve a estate non ancora finita. Con brusco abbassamento delle temperature a zero in quota, mentre in fondovalle, in provincia, non si va oltre i 15-16 gradi contro i 30 e più di pochi giorni fa

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