Varenna, Villa Monastero
Ora gestione "casalinga"
La Provincia dà il benservito alla presidente Rossella Sirtori e al consiglio d'amministrazioni: problemi di costi e di organizzazione. In Consiglio scoppia il putiferio:contraria la minoranza
Lo ha deciso la maggioranza di centrodestra con tutta l'opposizione contraria, alla fine di una discussione accesissima che a tratti è scaduta in litigio.
«Non è vero che questa delibera piomba come un fulmine a ciel sereno come vuol far credere la minoranza - ha esordito all'inizio il presidente Daniele Nava -. Ricordo che in una seduta di non tanto tempo fa, come è scritto a verbale, avevo detto con chiarezza che era necessario accelerare la revisione del modello di gestione della Villa. Era presente anche la presidente Rossella Sirtori. E la delibera va in questo senso».
Così è stata subito respinta la proposta del centrosinistra, avanzata dal capogruppo Italo Bruseghini, di accantonare la questione nell'intento di aprire un tavolo di discussione per ragionare sul futuro del gioiello di Varenna.
Già nei giorni scorsi il Pd aveva denunciato l'operazione in corso, tacciandola di mera manovra politica: «Con l'internalizzazione - ha tuonato il capogruppo Bruseghini - il Pdl si è piegato alla Lega. Pretestuoso il taglio dei costi: il cda pesa per duemila euro, ben spesi dati i risultati ottimi e le iniziative come il festival della Fisica».
La querelle tra gli esponenti del Carroccio con il cda capitanato dalla Sirtori è storia vecchia: una ruggine fatta di incomprensioni e di diverse filosofie sull'utilizzo della Villa.
© RIPRODUZIONE RISERVATA