Varenna: i negozianti temono
la privatizzazione di Villa Monastero

La Provincia vuole cedere un gioiello d'arte e di bellezza troppo costoso, ma ristoratori e commercianti rimarcano la sua importanza come richiamo per i turisti. «Altrimenti non ci resta che chiudere»

VARENNA - L'Amministrazione provinciale stringe i cordoni di Villa Monastero e propone la possibilità di privatizzare in parte la struttura. Un ristoratore, Ferruccio Castelli del Monte Codeno, fa notare: «Per noi villa Monastero è fondamentale, senza la presenza di questa struttura lavoreremmo ben poco - dice Castelli -, un privato potrebbe anche portare risorse, però è fondamentale che la sua connotazione non cambi e che continui a portare un indotto di presenze in paese, altrimenti chiudiamo tutti».
Per Luigi Cavalli, presidente della Pro Varenna, «villa Monastero deve restare pubblica e mantenere l'attuale destinazione. Collaboriamo con loro per alcune iniziative, per il paese i convegni e l'attività turistica sono importanti».
È chiaro Giorgio Rughetto, presidente dei commercianti di Confesercenti: «Villa Monastero deve restare pubblica, è un bene pubblico. Non sono da sottovalutare eventuali convenzioni con privati. Attenzione però convenzioni che mantengano la presenza pubblica in percentuale superiore, e ben definite entro determinati ambiti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA