Van De Sfroos a Sondrio per firmare
le copie della nuova raccolta di brani

Il cantautore al negozio La Pianola di via Cesare Battisti per presentare “Van De Best”, una raccolta di 49 brani pubblicati tra il 1999 e il 2015 ed ora nuovamente incisi su cinque vinili o tre cd

«Venire in Valtellina, che è la mia valle lunga, è come per Tex Willer andare a trovare quelle tribù alle quali lui è legato profondamente». Il cantautore Davide Van De Sfroos, pseudonimo di Davide Bernasconi, è giunto con questo spirito, ieri pomeriggio, al negozio La Pianola di via Cesare Battisti per un affollato firmacopie del suo “Van De Best”, una raccolta di 49 brani pubblicati tra il 1999 e il 2015 e ora nuovamente incisi su cinque vinili o tre cd. «Dopo oltre trent’anni di viaggio aggrappato a una chitarra e a un microfono - ha spiegato De Sfroos -, mi è sembrato il momento di fare un “best of”, ma lungo, potente, un disco che mettesse assieme una cinquantina di canzoni. Non un normale copia-incolla, ma un’occasione per riprendere in mano quelle canzoni, ricantarle oggi, con la forza che ho oggi. Così da aprire l’armadio e rindossare le canzoni». De Sfroos ha cantato i suoi successi uno dietro l’altro per tre giorni, «rivivendoli dall’interno», come confida lui stesso, evidenziando l’impegno di tre band e di tre studi di registrazione per la realizzazione del nuovo album, «che dà grandi soddisfazioni e suona bene perché da quando le canzoni sono state incise la prima volta la tecnologia è cambiata. Poi suona anche naturale per come uno è invecchiato».

Ad accompagnare sia i cd che i vinili, in due formati diversi, nei cofanetti dell’album c’è anche uno “sketch book”, «una sorta di taccuino di 28 pagine, che ho realizzato appositamente durante l’estate - racconta De Sfroos -. Lì si trovano tutte quelle suggestioni tipiche di un quaderno totem».

La visita di oggi in città è arrivata tre settimane dopo il concerto all’Unipol Forum di Assago (Milano) di sabato 23 novembre. «È stata una grande festa, sia dal palco che tra il pubblico, nella quale è confluita la grande avventura del ritorno e della celebrazione di questi anni con “Van De Best”. E non si può chiedere di più». Eppure, nella raccolta mancano gli ultimi nove anni di canzoni e qualche fan ne avrebbe volute anche altre tra quelle precedenti. «Ma questo è solo il primo “Van De Best” - spiega il cantautore -, ci sarà poi un “The rest of the best” o qualcosa del genere. Non ci siamo messi a registrare quei brani che ultimamente erano già usciti in vinile, ma abbiamo cominciato a prendere i più lontani, poi facendo un’indagine abbiamo capito che le canzoni escluse sono sufficienti per un doppio o triplo album».

Nell’attesa di una nuova pubblicazione, i fan valtellinesi si sono goduti e si stanno godendo “Van De Best”, che secondo Mauro Bongiascia - dietro il bancone de La Pianola con la moglie Piera e la figlia Elisa - è tra i dieci album più venduti in negozio, al pari di big nazionali. «È sempre un piacere avere qui Davide Van De Sfroos - confida Bongiascia -, perché è una bellissima persona. Viene qui da oltre dieci anni, passe sempre a trovarci perché oltre a essere un grande artista è anche un amico». Anche De Sfroos, che prima del firmacopie, si aggirava tra le scaffalature di vinili come un normale cliente, ha parole di stima per l’amico valtellinese «perché manda ancora avanti un negozio così e fa resistere una realtà preziosa».

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