Cronaca / Sondrio e cintura
Mercoledì 13 Settembre 2017
Valtellinesi signori della rete
Campioni di shopping online
Da computer e portatili partono 63 ordini ogni cento abitanti, più del doppio di Bolzano.
Chi sono i campioni nazionali di shopping online? I valtellinesi e i valchiavennaschi. Dai computer e dagli apparati portatili della provincia di Sondrio, secondo una ricerca della società Alkemy digital enabler italiano, partono 63 ordini ogni cento abitanti in un campione di circa 50mila acquisti annui online. Più del doppio di Bolzano, per citare un consueto paragone alpino, dove sono soltanto 26.
L’indagine riguarda varie categorie di prodotti: abbigliamento, oggetti per la cucina e arredamento sono solo alcuni esempi fra i tanti possibili. Nella classifica della densità dello shopping online Sondrio batte tutti. Mette in fila sia le province periferiche come Verbano-Cusio-Ossola che era in testa l’anno scorso e ora è terza, sia le metropoli come Milano che si trova al secondo posto.
Come riportato da “Il Sole 24 Ore”, secondo l’amministratore delegato di Alkemy Duccio Vitali «questo fenomeno rispecchia tutte le caratteristiche del commercio tradizionale, compreso il delicato fenomeno della crisi, ad esempio per quanto riguarda la riduzione degli acquisti nella quarta settimana del mese». Ma come si spiega questa situazione valtellinese, che per certi versi può essere considerata sorprendente? Secondo Cristian Vitali di Bormiositi, società che si occupa della realizzazione di portali per l’ecommerce, alla base di questa tendenza ci sono alcune precise variabili.
«Innanzitutto si cerca di risparmiare, i grandi siti possono permettersi di vendere a prezzi inferiori rispetto ai negozi tradizionali, che hanno costi e dinamiche differenti. Inoltre c’è la varietà dell’offerta, che online è praticamente sterminata». Una variabile, quest’ultima, che in una zona poco popolosa potrebbe essere determinante. Inoltre c’è la questione del tempo. «Oggi possiamo acquistare molti tipi di prodotto, persino il cibo, mentre siamo sul divano oppure in fila dal medico».
Tutta un’altra cosa rispetto alle trasferte dalla periferia ai Comuni con i negozi, per la quale si impiegano - magari partendo dalle valli laterali - tempo e carburante. Insomma, sono lontani i tempi in cui si parlava della Valtellina esclusivamente come terra di “digital divide”, il divario che separa coloro che hanno connessioni veloci e una certa propensione all’utilizzo del web e quanti invece sono ancora lontani da questo mondo. Sono cambiate le abitudini.
Intanto, secondo vari autori, è mutata anche la posizione dei “ricchi”: chi sta meglio è colui che può stare lontano da smartphone, tablet e pc invece di dover controllare la rete minuto per minuto.
Anche per cercare di risparmiare negli acquisti. Mentre nei centri storici le serrande abbassate sono sempre di più.n
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