![Giovanna Muscetti accanto a Simone Cassanmagnago ora direttore tecnico del tour operator Giovanna Muscetti accanto a Simone Cassanmagnago ora direttore tecnico del tour operator](https://storage.laprovinciaunicatv.it/media/photologue/2014/2/15/photos/cache/valtellina-turismo-diventa-tour-operator_5560ff42-95ba-11e3-878c-86db30aff393_v3_large_libera.jpg)
Economia / Sondrio e cintura
Domenica 16 Febbraio 2014
“Valtellina Turismo”
diventa tour operator
La nuova struttura presentata alla Bit di Rho-Pero - I filoni salienti: servizi alla famiglia, over 65 e biker - Per il “prodotto vino” la miglior fruizione possibile
Eccolo il passaggio nodale, l’anello mancante della catena della Dmo, Destination manager organization del turismo provinciale, quello auspicato per anni da tutti gli operatori del settore impossibilitati, di fatto, a vendere il prodotto turistico sui mercati nazionali e internazionali senza una struttura privata che lo permettesse. Eccolo, dunque: Valtellina Turismo diventa tour operator.
Struttura che è stata presentata alla Bit di Rho-Pero da Giovanna Muscetti, presidente di Valtellina Turismo, oltre che di Destinazione Valtellina, il consorzio pubblico di riferimento, e che vedrà in Simone Cassanmagnago, già destination manager di Valtellina Turismo, il suo direttore tecnico.
«Fare business, portare turisti in Valtellina per far sì che ci ritornano - afferma sicura Muscetti -, perché abbiamo constatato che chi arriva, poi, della nostra valle si innamora e ci ritorna. Quindi, ora come ora, l’obiettivo è di convogliare il più possibile flussi verso la nostra realtà in nome di una destagionalizzazione forse ambiziosa, ma, possibile e su cui, credo, in passato ci si è concentrati poco».
Ora Muscetti e il suo staff, invece, sulla medesima punta fortemente «perché abbiamo tutte le carte in regola - dice - per non concentrarci affatto solo sullo sci o solo sulla montagna estiva per un mese e mezzo l’anno. Abbiamo tutto un territorio, da Bormio in giù, che ha le qualità per essere “sfruttato” in termini turistici e non vedo perché non lo si possa fare. Sulla base, però, di tre filoni specifici ovvero concentrandoci sui servizi alla famiglia, sugli over 65 e sui biker, e non solo quelli che praticano la mountain bike, ma anche chi fa bici da strada o, perché no, sulle possibilità di svago in bici per famiglie sui nostri innumerevoli sentieri».
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