
Editoriali / Sondrio e cintura
Lunedì 09 Luglio 2018
Valmalenco in rosa aspettando il Giro
Iniziato il conto alla rovescia per la tappa da Pradasc all’Alpe Gera. La cronoscalata di giovedì 12 decisiva per la corsa femminile. Vetrine decorate a tema e volontari al lavoro da giorni
CHIESA IN VALMALENCO
Manca pochissimo all’arrivo del Giro Rosa e tutta la Valmalenco si sta preparando al grande evento. Giovedì 12 luglio alle 12 è in programma una tappa durissima per le atlete dei ventiquattro team presenti: un gran premio della montagna di prima categoria che consisterà in una cronoscalata di 15 km e di oltre mille metri di dislivello, dalla località Pradasc fino all’Alpe Gera.
Molto probabilmente sarà proprio in questa tappa che si deciderà il Giro. È la seconda volta nella storia che la carovana rosa arriva in Valmalenco, la prima fu il 4 giugno del 1988, giorno della 13ª tappa del Giro d’Italia, la Bergamo - Chiesa in Valmalenco. Fu una giornata da tregenda, che vide lo svizzero Tony Rominger attraversare per primo il traguardo di contrada Costi e conquistare la frazione che fece da preludio a una delle tappe più epiche della storia del Giro, quella della famosa nevicata sul Gavia, quando Franco Chioccioli andò in crisi per colpa del freddo e si fece sfilare la maglia rosa dall’americano Andrew Hampsten, che poi sarebbe diventato il primo statunitense a vincere il Giro d’Italia.
«Vogliamo promuovere le peculiarità del nostro territorio e l’offerta turistica-sportiva complementare – evidenzia il sindaco Marco –: ciclismo, mountain-bike, e-bike e promozione marciano di pari passo, e la tappa del Giro Rosa non è altro che il risultato di questo paradigma. Aggiungiamo inoltre che Lanzada ha dato i natali ad atleti che oggi animano i circuiti professionisti, i fratelli Nicola e Andrea Bagioli». Per il direttore del Consorzio turistico Sondrio e Valmalenco Roberto Pinna«la Valmalenco crede nel mondo delle due ruote, perché riveste una posizione strategica all’interno dell’economia del territorio. Sarà un’occasione per promuovere e comunicare al mondo sportivo e agli appassionati del pedale le eccellenze che il territorio malenco e valtellinese hanno da offrire, coniugando l’offerta del turismo montano con quella culturale, paesaggistica, ambientale, gastronomica e sportiva». L’intera valle si sta colorando di rosa, grazie anche alla passione per il ciclismo e per la sua valle del vice sindaco Serafino Bardea: «abbiamo chiesto la disponibilità ai commercianti di abbellire e colorare di rosa le vetrine dei negozi di Lanzada; stiamo sistemando dei nastri dello stesso colore sulle abitazioni e la Falegnameria Negrini sta preparando un manufatto dedicato alla Valmalenco e al Giro che sarà esposto in piazza del Magnan. Cercheremo di portare tanti bambini alla partenza e potremo anche contare sul supporto di tanti volontari della protezione civile, del gruppo antincendio boschivo e degli alpini di Lanzada che saranno dislocati nei punti strategici del percorso. L’ultima galleria prima di Franscia e quella dopo il museo della Bagnada hanno l’illuminazione fissa; in tutte le altre, ci penseranno i volontari, il personale dell’Enel e gli elettricisti di Lanzada a illuminarle a dovere con l’ausilio di torrette e fari di profondità».
© RIPRODUZIONE RISERVATA