Valmadrera: tocca ad Arthà
riparare le guglie milanesi

L'azienda di Valmadrera da dodici anni si occupa del restauro e della ricostruzione degli apparati scultorei del Duomo. Tante le richieste di intervento, da tutta Italia

VALMADRERA - Quando i danni derivanti da smog  e intemperie danneggiano e distruggono le guglie del Duomo di Milano, la Veneranda Fabbrica si rivolge a un'azienda del nostro territorio, la Arthà, per riportare la cattedrale agli antichi splendori. Nata dalla determinazione di Alessandra Ticozzi, industrial design, e del marito Abele Vadacca, artista e maestro scultore l'azienda da dodici anni lavora per la cattedrale milanese, prima nella loro sede lodigiana, oggi a Valmadrera, dove si sono trasferiti per espandere l'attività, non senza il dispiacere di dover rinunciare alle tanto qualificate maestranze lodigiane, tutti esperti scalpellini. 

A Valmadrera l'Arthà vuole formare una squadra nuova, obittivo difficile perchè il mestiere è complesso, poco conosciuto e poco considerato. E' importante lavorare con collaboratori motivati e appassionati, anche perchè il grosso del lavoro viene ancora compiuto a mano. Un lavoro di finezza: per ricostruire una guglia di 18 metri servono due anni, per un piccolo ornato in pietra della forma di un uovo, ci vogliono due giorni e mezzo di lavoro.

Con un fatturato di 400 mila euro l'anno, la ditta non sembra sentire la crisi, continuando a reinvestire in nuove tecnologie, avendo solo un solo competitor in Italia, a Carrara. Tante le richieste di intervento, non solo per il Duomo milanese, ma anche per quello di Mantova e per strutture a Piacenza, Lodi, Como, Tolosa e per numerose ville private in tutta Italia. Ampio spazio anche per l'arte contemporanea con sculture e nuovi monumenti che conciliano l'aspetto tecnico e quello artistico.

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