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Mercoledì 28 Settembre 2011
Valmadrera: in cassa
gli operai Husqvarna
Il mercato stenta a ripartire, all'Husqvarna sono state richieste altre cinque settimane di cassa integrazione ordinaria per tutti i 120 dipendenti di Valmadrera - da sfruttare fino alla fine di novembre -, che si aggiungono alle cinque settimane di cassa già richieste per questo mese.
«È la dimostrazione che un'azienda monoprodotto, perché l'Husqvarna produce solo tosaerba, non è in grado di garantire lavoro per tutto l'anno. Ogni anno ci sono dei mesi di inattività per il calo fisiologico delle commesse e inoltre quella che sta per arrivare si preannuncia come una stagione negativa, che potrebbe compromettere l'attività industriale. Torneremo a chiedere all'azienda di studiare soluzioni alternative», commenta Rino Maisto della Fiom. Fino a un anno e mezzo fa all'azienda di Valmadrera esistevano diversi reparti produttivi e una varietà di prodotti che, nell'ambito di una politica di razionalizzazione, sono stati eliminati.
In Confindustria Lecco è stato illustrato ai sindacati il piano di fusione che avverrà il primo ottobre tra la Husqvarna Italia di Valmadrera e la Husqvarna Construction Products Italia di Lonato, in provincia di Brescia. La prima assorbirà la seconda, che si occupa della realizzazione di lame diamantate (utili per tagliare il marmo e i materiali più duri), attraverso una procedura di fusione per incorporazione. L'obiettivo di questa operazione societaria è consentire la razionalizzazione dei costi di gestione e riduzione degli oneri di carattere societario senza incidere sulle aree di business che rimangono autonome e distinte, cioè, come spiega il sindacalista Rino Maisto: «Le due sedi produttive rimarranno tali e non dovrebbero esserci cambiamenti per quanto riguarda l'attività industriale. Tuttavia l'azienda non ha voluto sottoscrivere il vincolo a non effettuare trasferimenti di personale da una sede all'altra».
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