Valmadrera: un gioco ricorda Annapia nel pratone di Paré

Annapia Zampaglione morì nel 2023, a 13 anni, per una fatale crisi cardiaca dopo anni di malattia. Verrà ricordata in uno spazio dedicato ai bambini di Valmadrera: un gioco verrà posizionato nel “pratone” di Parè; la Giunta comunale ha proceduto l’altra sera all’accettazione della donazione da parte del Comitato Genitori dell’istituto comprensivo scolastico della città, del valore di 4.270 euro.

La cifra è stata raccolta dal Comitato con svariate iniziative, tra cui la partecipatissima “Camminata della speranza”, con traguardo proprio a Parè, alla quale hanno preso parte i familiari. Dice il sindaco, Cesare Colombo: «A seguito della donazione e della proficua collaborazione con il Comitato genitori, l’amministrazione comunale ha stanziato la cifra ulteriore di 4.800 euro, che si aggiunge per sostenere tutte le spese relative alle opere di trasporto, montaggio e installazione della struttura, con una targa, inoltre, commemorativa. L’amministrazione ringrazia il Comitato genitori per la proficua collaborazione». Annapia fu colpita a tre anni da un tumore cerebrale; subì poi le conseguenze di radioterapia e chemioterapia, in particolare sul proprio sviluppo generale e specialmente a livello respiratorio, fino a patire una polmonite nel 2018, poi le epistassi, infine la crisi cardiaca, sempre assistita dai genitori Marianna Ricci e Sandro con fede e tenacia infaticabili.

«Quando ci diedero la diagnosi del tumore cerebrale - ha raccontato la madre - ricordo di avere chiesto a Dio di salvare Annapia; altrimenti, di darci la forza per un percorso di sofferenza e così è stato. Sono state innumerevoli le battaglie». Anche in occasione della “Camminata della speranza”, mamma Marianna, davanti alle decine di partecipanti, ha esortato: «Mai perdere la speranza. La fede è fidarsi di Dio anche quando tutto è contro, o davanti alle diagnosi drastiche. Finché pregavamo di guarire Annapia, Dio sembrava non ci rispondesse, ma era sbagliata la domanda: era un dare, per avere. La preghiera giusta è: dacci il coraggio dell’accettazione (cosa diversa dalla consapevolezza), dicci cosa vuoi che facciamo e dove vuoi che andiamo».

Nella circostanza, il sindaco, Antonio Rusconi, aveva aggiunto: «“Speranza”, oggi, è una parola coraggiosa. Ai compagni di Annapia e a chiunque affronta (anche da genitore) la fatica di crescere, diciamo: la vita è un’avventura straordinaria. Non siamo qui, dunque, per guardarci indietro, ma per fare nostra l’affermazione dei genitori di Annapia: “Non ci siamo mai arresi”. Desideriamo che ci sia un seme gettato proprio qui, oggi, in questo prato».

© RIPRODUZIONE RISERVATA