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Venerdì 07 Giugno 2013
Valgreghentino: si lavora
in Nord Doldociaria
Le linee produttive di Nord Dolciaria di Valgreghentino sono state riaccese, la storica fabbrica di brioche si sta così lasciando alle spalle i tempi bui, seppur faticosamente.
Dall'inizio di questa settimana sette dipendenti sono rientrati in azienda, hanno preparato i lieviti e le farine per poi cominciare a mescolare gli ingredienti che servono alla realizzazione delle brioche. Hanno acceso i forni e adesso i primi croissant sono in fase di cottura e infatti per chi vive a Valgreghentino quella che stiamo raccontando non è una notizia, bensì una conferma di ciò che il loro naso aveva già preannunciato, dal momento che quando la fabbrica lavora il profumo delle brioche invade tutto il piccolo paese.
Settimana scorsa le parti sociali avevano raggiunto un accordo importante per la presa in carico del personale: a regime torneranno a lavorare in Nord Dolciaria una trentina di persone, meno della metà della vecchia Nord Dolciaria.
«Questo perché la nuova proprietà, che fa capo a un imprenditore bresciano all'80% e alla famiglia Corti per le restanti quote, ha deciso di riattivare una sola linea produttiva - spiega Massimo Sala della Cgil - per cercare di avviare una produzione di qualità, puntando a un mercato artigianale anziché a una produzione destinata alla grande distribuzione, che si è rivelata più volte un cattivo cliente, essendo sempre in ritardo con il pagamento delle commesse».
Il Tribunale di Lecco ha quindi decido di accordare alla new co l'affitto del ramo aziendale della vecchia Nord Dolciaria che proseguirà il suo iter concorsuale cominciato in autunno con la richiesta di concordato preventivo in bianco.
La vecchia società si accollerà non solo i debiti, ma continuerà a farsi carico dei 35 dipendenti che non sono stati inseriti nella nuova azienda.
«Per loro abbiamo previsto di attivare una seconda annualità di cassa integrazione straordinaria che sarà attivata alla fine del mese, cioè in coincidenza con lo scadere della prima annualità di cassa integrazione. Inoltre c'è un accordo con la nuova Nord Dolciaria, che si impegna ad attingere dal bacino degli esuberi qualora riesca a incrementare i volumi produttivi e di fatturato», cosa non scontata, dal momento che l'azienda è stata investita da una sofferenza finanziaria provocata da una serie di tensioni con i clienti e anche da un investimento eccessivo nella riqualifica dello stabilimento avvenuto qualche anno fa.
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