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Venerdì 31 Maggio 2013
Valgreghentino: Nord Dolciaria
Riparte l'attività produttiva
C'è l'accordo per riaccendere Nord Dolciaria, ma la trattativa con i sindacati non si è ancora conclusa perché manca la data ufficiale di riaccensione delle linee produttive dell'azienda di Valgreghentino.
L'impresa, specializzata nella preparazione di brioche, da maggio dell'anno scorso naviga in cattive acque per colpa di una crisi finanziaria che avuto pesanti ripercussioni sulla gestione aziendale. Dopo l'avvio della cassa integrazione a giugno 2012 per oltre sessanta dipendenti dello stabilimento di Valgreghentino, l'azienda ha presentato a settembre una richiesta di concordato preventivo al tribunale di Lecco che ha congelato i debiti dell'azienda.
Il concordato non è ancora stato approvato, anche se il giudice potrebbe dare il via libera fra qualche giorno, dal momento che i sindacati hanno raggiunto un'intesa con la new co, che ha intenzione di affittare gli impianti, l'intera unità industriale e riassumere una trentina dei lavoratori della ex Nord Dolciaria di Valgreghentino. In questo modo verrebbe garantita la continuità produttiva dello stabilimento.
Per il momento bocche cucite sull'accordo, almeno finché non si avrà la certezza della riaccensione delle linee produttive che segnerebbe l'effettivo via libera alla nuova società, per concretizzare il piano di rilancio industriale, che prevede la riduzione dell'organico, il ridimensionamento della capacità produttiva (da due a una sola linea produttiva in funzione) e una situazione finanziaria non compromessa, lasciando in carico alla vecchia Nord Dolciaria il peso dei debiti.
Per i lavoratori che resteranno in carico alla procedura concorsuale i sindacati avvieranno la richiesta di un'altra annualità di cassa integrazione straordinaria che scatterà a giugno e contemporaneamente sarà firmato un accordo che impegna la new co a pescare dal bacino degli ex lavoratori di Nord Dolciaria in caso di nuove assunzioni. Parallelamente sarà aperto un tavolo d'intervento all'Unità di crisi dell'amministrazione provinciale per avviare politiche attive di reinserimento nel mondo del lavoro.
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