Cronaca / Tirano e Alta valle
Sabato 06 Settembre 2014
Valdisotto virtuosa, niente
aumenti in vista per le tasse
Approvato il bilancio di previsione anche con il voto favorevole della minoranza - Pedrini: «A differenza di tanti comuni, manteniamo le stesse tariffe dell’anno scorso»
Nessun aumento di tariffa o tassa per il Comune di Valdisotto, che mercoledì sera ha approvato il bilancio di previsione con un preciso obbiettivo: ovvero quello di non gravare ulteriormente sui bilanci delle famiglie e delle imprese, unitamente a quello di non tagliare alcun servizio ai cittadini.
«La stragrande maggioranza dei comuni italiani, compresi quelli dell’Alta Valtellina – ha commentato l’assessore al bilancio Alessandro Pedrini snocciolando una serie di dati alquanto significativi - ha deciso, seppur controvoglia, di aumentare il carico fiscale a livello comunale per compensare l’ennesimo taglio che il Governo ha deciso per i trasferimenti agli enti locali nel 2014, dopo gli ulteriori rilevanti tagli degli anni 2011, 2012 e 2013. Viceversa il comune di Valdisotto, per quanto riguarda ad esempio l’Imu, la Tari e l’addizionale comunale Irpef, ha mantenuto le stesse aliquote del 2013».
Uno sforzo sicuramente non indifferente dal momento che sui trasferimenti da parte dello Stato e della Regione nel 2014 il comune di Valdisotto ha registrato un -292.000 euro, su un totale che invece nel 2013 ammontava a ben 874.000 euro per un segno negativo pari al 33%. Stessa sorte, purtroppo, per il fondo sperimentale di riequilibrio assestato nel 2014 sui 545.000 euro contro i 766.370 del 2013 per un meno 29%. Non brillano anche i contributi dello Stato fermi a quota 44.315 euro, mentre l’anno scorso erano di 95.225 euro con un dimezzamento netto del 51%.
Nonostante questo, però, Valdisotto è riuscito ad azzerare il nuovo tributo Tasi «in modo tale da non far pagare niente ai nostri cittadini – ha commentato Pedrini -, a differenza di molti comuni dove non solo si è deciso di far pagare, ma anche di utilizzare le aliquote massime in luogo di quelle minime».
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