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Giovedì 24 Gennaio 2013
Valdisotto, il forte di Oga
Ipotesi ostello per studenti
Ha cento anni, non li dimostra assolutamente e, a breve, potrebbe diventare di proprietà del Comune di Valdisotto. Si tratta del forte di Oga, intitolato al capitano valtellinese Venini, da qualche anno meta turistica privilegiata durante la stagione estiva
E anche per questo, continuando la strada intrapresa sinora dalla Comunità montana Alta Valtellina, ente gestore del forte, l'amministrazione guidata da Alessandro Pedrini ha formulato una proposta che dovrebbe concludersi prima dell'estate. «L'acquisizione del Forte - fanno sapere dall'amministrazione - nasce dalla volontà di conservazione e sviluppo di una importante struttura e del contesto ambientale nel quale è inserita».
L'edificio, costruito a difesa dei principali valichi tra il 1908 e il 1912, è stato al centro di un programma che si svilupperà in sei fasi, intervento che mira all'adozione di accorgimenti in perfetta sintonia con le più avanzate teorie in materia di risparmio di risorse energetiche e di corretto bilancio rispetto alle emissioni di agenti inquinanti. Innanzitutto il forte, dopo il restauro, è stato visitato da oltre 7.000 persone all'anno, un numero rilevante considerando che l'apertura è stata solo in estate.
Inoltre sempre la Cm si è attivata per la valorizzazione della riserva naturale del Paluaccio di Oga ed ora, grazie all'intervento dell'amministrazione, anche gli altri edifici e terreni di pertinenza saranno protagonisti di un restyling. Le prospettive concernenti l'utilizzo futuro del forte non si discostano dall'attuale volontà dell'ente gestore, che nei progetti fin qui realizzati ha inteso proporre una destinazione culturale e divulgativa del Forte come museo di se stesso, una modalità d'uso che non esclude una destinazione turistico-ricettiva.
Tra gli interventi in programma la sistemazione dell'edificio denominato "casermetta" con rifacimento e impermeabilizzazione della copertura. Massima attenzione anche alla realizzazione di un impianto di illuminazione lungo il viale di accesso nonché alla revisione dell'apparato di allestimento museale del Forte con realizzazione di una nuova cartellonistica.
Per quanto riguarda l'edificio denominato "magazzino" (ossia la prima costruzione che si incontra nell'intraprendere il classico percorso di avvicinamento), in programma il restauro che permetterà di creare un importante punto di riferimento sia per il forte sia per la riserva naturale. Ad oggi i cosiddetti "alloggi" presentano uno stato di degrado dovuto all'abbandono; da qui l'idea di un recupero a fini ricettivi magari come ostello per le scolaresche.
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