Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 27 Dicembre 2013
Valanghe, massima allerta
della Protezione civile
«Nei prossimi giorni è pertanto assolutamente sconsigliato muoversi in montagna al di fuori delle piste da sci segnalate e presidiate» - Lo raccomanda l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali
«Le precipitazioni degli ultimi due giorni hanno determinato notevoli accumuli nevosi con spessore del manto, che può superare il metro. Nei prossimi giorni è pertanto assolutamente sconsigliato muoversi in montagna al di fuori delle piste da sci segnalate e presidiate».
Lo raccomanda l’assessore regionale alla Sicurezza, Protezione civile e Immigrazione Simona Bordonali - che è anche presidente di Aineva (Associazione interregionale neve e valanghe) - all’indomani dell’emergenza causata dal maltempo negli ultimi due giorni. «Tale raccomandazione - prosegue l’assessore Bordonali - è finalizzata non solo ad assicurare la propria incolumità, ma anche quella di coloro che potrebbero essere travolti da valanghe provocate da altri escursionisti».
«Nel caso si volessero affrontare attività sciescursionistiche, scialpinistiche o con le ciaspole - è il monito della responsabile regionale della Protezione civile - si invita a evitare itinerari esposti e non noti, a consultare preventivamente con la massima attenzione il Bollettino neve e valanghe emesso giornalmente dal centro Nivo meteorologico di Arpa (0342.914401) o la Sala operativa della Protezione civile (800.061.160). Si raccomanda inoltre di non utilizzare motoslitte e di dotarsi di Arva, sonda e pala per la ricerca e il soccorso di eventuale persone sepolte sotto valanga».
Anche il Cnsas (Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico) raccomanda quindi di prestare la massima attenzione e di valutare con estrema cura la gravità del rischio, prima di intraprendere percorsi escursionistici in montagna o altre attività sportive invernali, come il free-riding. Le previsioni elaborate dal Centro nivometeorologico di Bormio (SO) indicano che “gli ulteriori apporti nevosi, accompagnati da moderata attività eolica da nord, determineranno sensibili sovraccarichi a lastroni presenti nelle zone concave e sottovento. Dai pendii ripidi probabili diffusi scaricamenti e valanghe di piccole e medie dimensioni, di neve bagnata al di sotto dei 2000 m; più in quota, dai pendii non ancora scaricati, il distacco di ampi lastroni di spessori considerevoli potrà interessare versanti e bacini sottovento con singole valanghe di grandi dimensioni lungo i percorsi abituali. Il distacco di valanghe sarà probabile con debole sovraccarico sulla maggior parte dei pendii ripidi».
Il bollettino neve e valanghe di Arpa Lombardia (Agenzia regionale per l’ambiente) segnala un indice di rischio pari a 4, ovvero “forte”, su una scala da 1 “debole” a 5 “molto forte”, sulle Alpi Retiche Orientali, Centrali e Occidentali, sulle Prealpi Orobiche e Bresciane e nella zona dell’Adamello .
© RIPRODUZIONE RISERVATA