Per ciascun percorso è online anche la traccia Gps, che può poi essere caricata su tutti i navigatori, del tipo di quelli comunemente utilizzati sulle auto o, in molti casi, facenti parte delle dotazioni di telefoni cellulari e palmari.
Il sito presenta una trentina di percorsi, suddivisi per grado di difficoltà: si va dal semplice circuito attorno al lago Bernigolo a Moio de’ Calvi, a quelli più impegnativi dai Piani d’Artavaggio al Passo Baciamorti, oppure ancora al raid da Carona a Roncobello lungo la «via Piana», che offre panorami mozzafiato. Ci sono cartine dettagliate, informazioni logistiche per parcheggio, assistenza tecnica, strutture alberghiere e di ristoro.
Giupponi è ovviamente un appassionato di bici e montagna, oltre che di nuove tecnologie: «Non appena è possibile, inforco la bicicletta per lunghe passeggiate, alla scoperta dei tanti luoghi incantevoli della Valle Brembana. La passione per la montagna mi è stata trasmessa sin da piccolo dai miei genitori. L’allenamento per affrontare questi itinerari è indispensabile, ma la fatica è sicuramente ricompensata nel pedalare su strade e sentieri in un ambiente montano rimasto praticamente integro, dove il silenzio è rotto soltanto dal rumore provocato dalle gomme artigliate sul terreno e dal nostro respiro affannoso».
Nel sito è possibile anche avere un’anteprima molto efficace dei percorsi, grazie al programma Google Earth, ormai molto diffuso, che visualizza il percorso con vista aerea tridimensionale del territorio interessato.
Per il futuro, l'idea è di ampliare l'offerta di informazioni del sito: «Il mio obiettivo è di creare nel tempo punti di riferimento in ogni paese della valle, per assicurare un servizio turistico completo. Mi piacerebbe offrire agli ospiti, oltre a suggerimenti per il servizio alberghiero, anche la possibilità del ricovero delle biciclette in locale chiuso, un minimo di attrezzatura meccanica e la possibilità di lavare la bicicletta, come già avviene in alcuni alberghi elencati nel sito. L’impegno – aggiunge Giupponi - è ovviamente di mantenere aggiornati i percorsi, aggiungerne di nuovi, magari meno impegnativi e quindi più adeguati ai neofiti».
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