Cronaca / Sondrio e cintura
Giovedì 25 Maggio 2017
Vaccini obbligatori, scoppia la discussione in attesa del decreto
La Regione ha fatto una prima ricognizione. Entro settembre dovrebbero essere chiamati in 28mila. Intanto su Facebook confronto acceso tra i «sì» e i «no».
Vaccinazioni obbligatorie, in attesa di vedere pubblicato il decreto uscito dal Consiglio dei ministri della settimana scorsa per stabilire i dettagli operativi, la Regione Lombardia fa una prima ricognizione sui numeri e tra le famiglie si acuisce lo scontro tra favorevoli e contrari.
E come sempre, ormai, le discussioni si consumano nel campo immateriale della Rete. Gli interrogativi dopo l’annuncio del ritorno all’obbligatorietà delle vaccinazioni sono moltissimi. In provincia di Sondrio, dove pure le coperture sono in linea con i parametri dettati dalla Regione - l’anno scorso soltanto la prima dose del vaccino per morbillo, parotite e rosolia è rimasta di poco sotto il 95% - intanto la situazione è sotto controllo. Nessun centralino preso d’assalto seppure qualche richiesta a medici di base, farmacisti e pediatri ci sia stata.
La risposta, in ogni caso, è sempre la stessa: bisogna attendere le indicazioni ministeriali e regionali per dare avvio alla fase operativa.
Dal canto suo l’assessore lombardo al Welfare Giulio Gallera ha già annunciato «una serie di iniziative coerenti con quello che saremo chiamati a fare come Regione». E cioè, ad esempio, facilitare i controlli al momento dell’iscrizione delle vaccinazioni eseguite. «Per questo - ha detto Gallera - stiamo prevedendo per i genitori dei bambini l’agevolazione all’accesso dei dati vaccinali, attraverso il fascicolo sanitario elettronico, e per le scuole, in coerenza con il rispetto della normativa della privacy, modalità di trasmissione e verifica dei dati in modo automatico».
Da una prima ricognizione effettuata utilizzando il dato della vaccinazione antitetanica, una delle prime effettuate, i ragazzi da 0 a 16 anni che dovrebbero essere coinvolti sono circa 138.000. Di questi 28mila coloro che dovrebbero sottoporsi a vaccinazione entro il 1 settembre: 4.000 per il primo anno di asilo nido (considerato che di norma si iscrive solo il 30%); 4.000 per il primo anno di scuola materna; 10.000 per la prima elementare e 10.000 per la prima media.
Insieme ai dubbi su chi dovrà essere realmente vaccinato, l’altro grande nodo è relativo a come sottoporre tutti i bambini ai vaccini obbligatori in soli tre mesi, considerando, ad esempio, che nella solo zona di Sondrio ancora non sono stati chiamati neppure coloro che avevano espresso la volontà di somministrazione dell’antimeningococco B in regime di co pagamento con la Regione. In attesa delle risposte istituzionali su tempi e modalità, la decisione del Governo scatena reazioni opposte tra le famiglie.
Ad un post pubblicato sul gruppo - chiuso - Mamme di Valtellina hanno risposto più di cento persone, equamente divise tra chi è favorevole e chi, invece, invocando la libertà di scelta, esprime la propria profonda contrarietà. Al punto da costituire anche «un piccolo gruppo provinciale sulla libertà di scelta vaccinale».
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