Cronaca / Valsassina
Giovedì 18 Maggio 2017
Vaccinazioni spostate a Casargo
Raccolta di seicentocinquanta firme
Dal gennaio 2016 il servizio per l’età pediatrica è stato spostato con disagi e proteste Ora la petizione delle mamme : «Con i 2300 abitanti è uno dei più popolosi ma più lontani»
Petizione contro la sospensione del servizio di vaccinazione in età pediatrica a Premana che dal gennaio 2016, ha sollevato la protesta delle mamme, costrette ad andare al presidio di Casargo.
Incontro a fine ottobre
A fine ottobre c’è stato un incontro a Lecco, negli uffici dell’Ats (ex Asl), con la presenza di dirigenti e di alcuni delegati del Comune e nel frattempo è partita una raccolta di firme che ha visto l’adesione di tutte le mamme dei 350 utenti e di altre 300 di premanesi che hanno sostenuto la causa.
Nel 2010 era stato implementato il modello provinciale che prevedeva solo i centri di Bellano ed Introbio con la decisione di non sospendere le attività di Casargo, Colico e Premana, sebbene non in linea con le prescrizioni.
La garanzia della tracciabilità informatica delle vaccinazioni con la registrazione dei dati e l’adeguamento dell’ambulatorio di Casargo hanno fatto fare la scelta di mantenerlo.
Nell’incontro erano stati spiegati i motivi della decisione di eliminare il servizio a Premana ma i dirigenti si erano resi disponibili a trovare altre soluzioni da proporre al nuovo erogatore del servizio che nel frattempo, da gennaio di quest’anno, è diventata l’Asst ovvero l’ex azienda ospedaliera.
Da allora nulla si è più saputo sulla questione ed allora le mamme sono tornate alla carica, questa volta rivolgendosi al commissario prefettizio Marcella Nicoletti che ha ascoltato le argomentazioni e si è attivata per cercare risposte nelle sedi opportune.
Sono passate diverse settimane ma dalla dirigenza dell’Asst non sono giunte novità mentre il disagio provocato dallo spostamento degli utenti è proseguito.
«Premana con i suoi 2.300 abitanti – ricordano le mamme – è uno dei paesi più popolosi della Valsassina e conta 350 tra bambini e ragazzi in età vaccinale. È a 1.000 metri di altitudine ed è quindi soggetto a temperature rigide ed abbondanti precipitazioni nevose per diversi periodi, in invento. È inoltre il territorio logisticamente più penalizzato poiché dista 40 chilometri dall’ospedale di Lecco e 20 dal Presidio sanitario di Introbio».
Tutti elementi già considerati
Sono gli stessi elementi che vennero considerati nel 2011, al momento delle riorganizzazione della rete degli ambulatori per le vaccinazioni che portarono Premana e Colico ad avere una deroga ed essere quindi riconfermati.
Anche il Comune si era impegnato con l’Ast ad adeguare l’ambulatorio pediatrico-comunale, disponibile ad eseguire tutte le eventuali altre prescrizioni che fossero state richiesta.
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