Uva e mela, la sagra delle regine

Migliaia di persone – difficile calcolarle con precisione – alla 34esima edizione della Sagra della mela e dell’uva il cui clou si è tenuto nel week end appena trascorso a Villa di Tirano per organizzazione dell’inossidabile Pro loco e dei volontari che, in occasione dell’evento, sono in prima linea. Partendo dalla fine – cioè dall’ultimo giorno, quello di ieri – già da prima mattina il centro di Villa è stato preso d’assalto da famiglie (tante con il passeggino a seguito), coppie, gruppi di amici venuti anche da fuori provincia, ognuno con il proprio evento preferito da seguire: gli sportivi non si sono fatti sfuggire il Melapedalo ovvero la discesa in bici dal Col d’Anzana raggiunto in elicottero, mentre i bambini hanno trovato un posto sul trenino. Folla proseguita anche nel pomeriggio per la visita ai mercatini dell’artigianato e, in piazza del municipio, agli stand dei prodotti tipici.

L’esposizione delle auto d’epoca di Valtellina veteran car – una sessantina quelle presenti - e l’esibizione delle motoseghe nella lavorazione artistica dei tronchi di legno hanno attirato gli sguardi di tanti visitatori che non si sono fatti mancare una visita alle mostre artistiche e a quella del consorzio pluvirriguo Sponda soliva in municipio. Punto di particolare attrattiva il polo scolastico dove sono stati allestiti “Il villaggio dell’artigianato” e la mostra pomologica di Fondazione Fojanini. Ricca l’esposizione della sezione di Tirano di Confartigianato Imprese Sondrio fra manufatti e prodotti realizzati dalle imprese artigiane.

In una Sagra dedicata alla mela non poteva mancare la mostra pomologica in tre aule della scuola dove si è potuto vedere con i propri occhi un centinaio di cultivar di melo provenienti dai campi sperimentali della Fondazione stessa. Accanto a varietà tradizionali come Golden Delicious, Stark Delicious e Gala, si sono ammirate – è il caso di dirlo - le nuove selezioni italiane e straniere siglate, le nuove varietà club e quelle resistenti alla ticchiolatura. Tutti in in fila già dalle 11,30 per il pranzo che ha vantato, fra le pietanze, il risotto alle mele o il dolce di mele seguito dalle esibizioni musicali del pomeriggio, giochi, visite, attività. Insomma una manifestazione no-stop durante la quale non c’è stato neppure un minuto di tempo per stancarsi.

Successo si è riscontrato anche per la giornata di sabato con la novità della dimostrazione dei cani guida per ciechi del Lions di Limbiate al pomeriggio e la cena serale preceduta dallo spettacolo di laser che ha colorato l’area della sagra di colori e musica. Ottima partecipazione infine all’evento “A me la birra” del venerdì sera con cena a tema e orchestra spettacolo Fleinstaler. In definitiva qualche numero: oltre 500 presenze venerdì sera, circa 400 alla cena di sabato, circa 1000 al pranzo di domenica. Senza contare chi ha girato senza consumare pasti. Stanchi ma soddisfatti i volontari della Pro loco, guidati dal presidente Fabrizio Rossatti: «Siamo molto contenti; anche quest’anno è andata benissimo. Il cuore della sagra è costituito dalla voglia di presentare le peculiarità del nostro territorio e della nostra gente, le capacità che si possono esprimere in tanti ambiti, da quello agricolo a quello artigianale, da quello culinario a quello ludico e culturale. Credo che, anche quest’anno, ci siamo riusciti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA