Homepage / Sondrio e cintura
Domenica 10 Febbraio 2013
Un'altra beffa per i pensionati
Ora si deve pagare il Cud
Per la stampa del Cud e della "busta paga" della pensione gli anziani, dovranno rivolgersi alle Poste che però per il servizio esigeranno un pagamento di 3 euro
Sondrio - Un'altra beffa per i 60mila pensionati della provincia di Sondrio. Dopo le sorprese degli ultimi mesi
le disavventure e i disagi non accennano affatto a finire. Così, accettato - nel bene e nel male, l'obbligo per coloro che percepiscono una pensione superiore ai mille euro di aprire un conto corrente bancario o postale per poter incassare il proprio assegno di vecchiaia, e dopo una serie di lettere "minatorie" da parte dell'Inps sulla possibile sospensione di una parte del trattamento pensionistico vista la mancata comunicazione dei redditi (rivelatasi in realtà un mancato caricamento di questi stessi redditi nel sistema informatico Inps), ora i pensionati non riceveranno più la copia cartacea della certificazione relativa ai loro redditi, alle operazioni della loro pensione e all'esattezza degli importi incassati.
È un altro duro colpo della legge di stabilità: gli enti previdenziali infatti tra cui naturalmente l'Inps non sono più vincolati alla consegna della certificazione relativa ai redditi dei pensionati, ma solo alla loro messa a disposizione telematica: quindi non verrà più inviato a casa dei pensionati né il modello "ObisM", cioè in pratica la "busta paga", né il modello Cud, necessario per la dichiarazione dei redditi.
Tali documenti verranno messi a disposizione soltanto in via telematica: una scelta maturata nonostante sia chiaro e noto a tutti quanto una persona anziana possa avere difficoltà ad accedere a internet o a una casella di posta elettronica per verificare di aver effettivamente ricevuto l'importo corretto o che i dati riportati sul Cud siano veritieri e non erronei.
E la soluzione alternativa che viene prospettata in questi giorni sa di beffa e di presa in giro nei confronti dei pensionati stessi: per la stampa del Cud e della "busta paga" della pensione gli anziani, infatti dovranno rivolgersi alle Poste che però per il servizio (se così si può chiamare stampare qualche foglio di carta) esigeranno un pagamento di 3 euro. Per un pensionato, dunque, una spesa di 36 euro ogni anno.
I sindacati, anche a livello locale, stanno pensando a una soluzione alternativa che potrebbe rendere più facile la vita ai pensionati e soprattutto evitare che vengano ulteriormente alleggerite le loro tasche.
Una strada che pare percorribile, anche se i tempi sono ristrettissimi, sarebbe quella di mettere a disposizione degli enti preposti a tutelare i pensionati, come i patronati e i centri di assistenza fiscale, parte del risparmio ottenuto dallo Stato vista la mancata spedizione di Cud e modelli ObisM così che patronati e centri d'assistenza fiscale stessi possano impiegare queste risorse per stampare i modelli fiscali senza chiedere nulla ai pensionati. Non va dimenticato, infatti, che con questi nuovi provvedimenti lo Stato ottiene un sostanzioso risparmio sui costi (milioni di lettere in meno da spedire, e meno personale impiegato per l'imbustamento e la gestione logistica), mentre aumentano gli aggravi per i pensionati, quindi sempre per le fasce della popolazione più deboli già chiamate a compiere notevoli sacrifici per arrivare alla fine del mese e pesantemente colpite dalla crisi economica di questi ultimi anni.
© RIPRODUZIONE RISERVATA