
Cronaca / Morbegno e bassa valle
Lunedì 30 Gennaio 2017
Un’altra attività commerciale fuori città
Il Comune di Morbegno dovrà variare il Pgt per permettere la conversione di un’area adesso a vocazione artigianale. Ma i commercianti morbegnesi sono preoccupati: «Non vorremmo svuotarci come Sondrio rispetto a Castione».
«Non vorremmo che il nuovo spazio commerciale fosse un altro tassello per spostare il flusso di affari fuori dal centro cittadino, ci auguriamo quindi che il Comune prima di prendere qualsiasi decisione si confronti anche con noi». L’auspicio, ma anche la preoccupazione, arriva dal portavoce dell’Unione commercio in Bassa Valle, Nando Peretti, e riguarda l’intenzione dell’amministrazione comunale di fare spazio a un nuovo insediamento commerciale all’interno di un’area artigianale.
La zona individuata per il cambio di destinazione d’uso dovrebbe verosimilmente coincidere con la zona artigianale e industriale Morbegno-Talamona, mentre nulla ancora è dato sapere sui dettagli della richiesta di insediamento. Nonostante questo, il sindaco Andrea Ruggeri tiene a rassicurare l’associazione di categoria rispetto ai timori sul passaggio urbanistico del Comune, cioè la variazione del Piano di governo del territorio, che precede il via libera dell’operazione imprenditoriale. «Prima di dare l’ok al nuovo insediamento dovremo passare il caso ai nostri uffici, quindi dibatterne con le minoranze, ma ritengo che non vi sia nulla da temere per il comparto commerciale cittadino rispetto la riconversione di un sito dismesso. La mia porta in ogni caso è sempre aperta al dialogo», afferma Ruggeri.
A preoccupare l’associazione di categoria è la concorrenza di grandi spazi di vendita. «È già stata pericolosa l’apertura nell’area industriale del nuovo Iper Oriente, non vorremmo che questa nuova trasformazione d’uso contribuisse a togliere ossigeno al tessuto commerciale cittadino, un po’ come è successo per Sondrio con gli spazi commerciali di Castione - afferma Peretti -. Comprendiamo ovviamente le imprese nella zona che producono i propri prodotti e che sono dotati di punti vendita al loro interno, ma un’altra attività esclusivamente commerciale potrebbe essere deleteria per la città. Non siamo a conoscenza di nulla a riguardo, vorremmo essere informati e ci piacerebbe un confronto con il Comune».
Confronto che il sindaco non nega, precisando che «la domanda che ci è arrivata è una richiesta puntuale che necessiterà di passaggi tecnici, che passano anche dalla commissione Territorio aperta a tutti - dice -. La variazione al Pgt da area artigianale a commerciale, per la quale ci vorranno sei, sette mesi, riguarda il recupero di un’area dimessa e non intende affatto stravolgere l’esistente. Nell’area poi vigono le linee guida seguite dal Cda del consorzio area industriale - rimarca - dalla valutazione degli insediamenti esistenti agli adeguamenti dei due piani regolatori comunali, dal dotare l’area di infrastrutture sino alla valutazione di siti dismessi».
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