Cronaca / Sondrio e cintura
Domenica 06 Settembre 2015
«Un’agenzia per tutelare
la nostra salute»
Il direttore generale dell’Asl di Sondrio spiega che cosa cambia con la nuova Ats di montagna: «Separiamo gestione sanitaria dalla programmazione»
Dal 1° gennaio le Asl subiranno una cura dimagrante, almeno dal punto di vista degli organici e delle attività da svolgersi a livello di servizi sanitari e socio-sanitari.
«Sì, perché la presa in carico della persona - precisa Mauro Lovisari, direttore generale dell’Asl di Sondrio - sarà appannaggio della nuova Asst (Azienda socio sanitaria territoriale) che non dovrà occuparsi (tramite gli ospedali), della sola fase acuta, ma dei pazienti in tutta la fase della malattia, fino al rientro alla propria abitazione».
Se all’Asst toccherà gestire tutta la parte sanitaria e socio sanitaria, tramite gli ospedali di Sondalo, Sondrio, Morbegno, Chiavenna, Menaggio e Gravedona, tramite i consultori, e tramite gli uffici fragilità (dedicati a anziani e disabili) e gli uffici di fornitura protesi (ausili come carrozzelle, tutori, deambulatori, pannolini), all’Agenzia di tutela della salute (Ats) rimarranno in capo le funzioni oggi appannaggio delle Asl nel settore della prevenzione medica e veterinaria e, in primis, le funzioni di programmazione dei servizi sanitari e socio-sanitari, di acquisto dei medesimi e di controllo. «Programmazione, contrattualizzazione e controllo sono i tre pilastri su cui si fonderà l’attività della Ats della Montagna - precisa Lovisari - pur se su un territorio molto più vasto di quello dell’attuale Asl di Sondrio. Ecco, quindi, che entra in campo l’aspetto della contrattualizzazione con gli erogatori di servizi sanitari e socio sanitari, pubblici e privati, che insistono sui nostri territori e che, meglio, per qualità e tempestività della risposta, possono fare al caso della nostra cittadinanza».
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