Cronaca / Merate e Casatese
Mercoledì 23 Agosto 2017
Una fiaccola per Amatrice
Di corsa per solidarietà
Poche ore fa sono partiti un centinaio di giovani “atleti”
Correranno per tre giorni e notti a turno percorrendo 700 chilometri
Una grande e lunga fiaccolata, di oltre 700 chilometri, per manifestare solidarietà alla popolazione di Amatrice ad un anno dal terremoto.
Poche ore fa, da Casatenovo, alla volta del paese laziale raso al suolo dal sisma del 23 agosto 2016, sono partiti un centinaio di casatesi.
L’unione virtuale
Toccherà a loro unire virtualmente la Brianza con il Lazio attraverso questa corsa all’insegna della solidarietà.
Tra loro, ragazzi dell’oratorio, dai 14 anni in su che, nei prossimi tre giorni, percorreranno di corsa la distanza che separa i due paesi portando una fiaccola. Passeranno lungo le strade secondarie, correndo giorno e notte a turni, per poi raggiungere Casatenovo nel pomeriggio di venerdì. Un’iniziativa simbolica a un anno dal sisma che vuole mantenere alta l’attenzione sulle popolazioni ancora sfollate.
L’arrivo ad Amatrice, come ha anticipato don Andrea Perego, che ha organizzato il viaggio, è previsto per le 14 di questo pomeriggio.
«Quando giungeremo in paese - ha anticipato il sacerdote - incontreremo il parroco di Amatrice. Quindi, saremo scortati dai vigili del fuoco all’intero della zona rossa. Nel pomeriggio, assisteremo a una messa. Poi, alla sera, prenderemo parte ad una grande cena in un’area appositamente allestita, contribuendo al rilancio dell’economia. Subito dopo, partiremo con la nostra fiaccolata, percorrendo a piede la distanza tra Amatrice e Casatenovo».
Alla staffetta, che durerà tre giorni interi, parteciperanno una sessantina di ragazzi anche se, contando gli accompagnatori e tutte le persone di supporto, il gruppo risulterà composto da oltre cento persone.
Per prendere parte alla bella e impegnativa iniziativa, i ragazzi si sono preparati per tempo. Don Andrea ha infatti svelato che molti di loro si sono allenati per quasi un anno, così da poter sopportare la lunga corsa di avvicinamento alla Brianza.
Alla base della fiaccolata, il desiderio di dimostrare nei fatti e non solo a parole, la vicinanza a quelle popolazioni che, in seguito al terremoto, hanno perso tutto e che, a distanza di un anno, stanno ancora duramente lottando per ripartire.
«Ad Amatrice porteremo anche i fondi raccolti durante questi dodici mesi. Si tratta di qualche migliaio di euro - ha spiegato don Andrea. - Abbiamo deciso di donarli all’associazione Amatrice 2.0.
Ragazzi impegnati
Si tratta di un gruppo di ragazzi che si stanno impegnando per tenere alta l’attenzione sulla zona colpita dal terremoto e che fanno di tutto per aiutare la popolazione a rimettersi in piedi».
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