Cronaca / Sondrio e cintura
Venerdì 15 Aprile 2016
Una donna per Secam, «Proposta strumentale»
Botta e risposta a distanza tra i sindaci dei Comuni di Valtellina e Valchiavenna. Alla proposta avanzata da Incomune rivolta al presidente della Provincia Luca Della Bitta rispondono picche infatti cinque sindaci, in una lotta tutta interna al mondo istituzionale locale.
E intanto da Milano il consigliere regionale dei 5 stelle Eugenio Casalino chiede che i partiti facciano un passo indietro rispetto alla governance di Secam.
Ad una settimana dall’assemblea per il rinnovo dei vertici aziendali, si scalda l’atmosfera intorno a Secam la società interamente pubblica che gestisce le partite dell’acqua e dei rifiuti in provincia.
Un braccio di ferro tra amministratori, tra chi - pare di capire - vorrebbe proseguire sulla linea della continuità e chi, invece, vorrebbe un cambio di direzione drastico rispetto agli ultimi quindici anni. In questo senso si legge la proposta di Incomune. Un’idea però prontamente bocciata da Fausto Giugni , sindaco di Albosaggia, Fernando Baruffi di Tresivio, Miriam Longhini di Chiesa Valmalenco, Massimiliano Franchetti di Castione e Franco Angelini di Faedo.
«La proposta dell’associazione “In Comune” diretta a colorare di rosa il vertice di Secam, giunge strumentale, fuori luogo e a dir poco fuori proposito - dicono -. A parte gli aspetti normativi, già rispettati e onorati anche nell’attuale consiglio di amministrazione, questo sussulto al femminile fa pensare che i proponenti non abbiano nulla da mettere in campo, se è vero che la più grossa azienda pubblica del territorio, una delle più importanti in senso assoluto della provincia viene trattata come un qualsiasi consiglio di amministrazione della bocciofila di turno».
E da Milano il Movimento 5 stelle chiede un passo indietro dei partiti. «Serve una svolta - l’appello di Casalino -. Diciamo no agli incarichi multipli e alle indennità multiple come accade ora. Esigiamo nomine trasparenti, vogliamo gente preparata, un amministratore delegato laureato, che non sia un politico o un ex politico».
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