Cronaca / Valchiavenna
Sabato 30 Settembre 2017
«Una distribuzione politica dei fondi
Speriamo in un regolamento più equo»
Lo propongono i sindaci di minoranza in Comunità montana della Valchiavenna, Guglielmana e Tam . A scatenare il disappunto la ripartizione dei soldi del demanio idrico da parte della Provincia.
«Qui è evidente che c’è un problema di metodo: servono delle regole per la ripartizione dei fondi». Dopo l’arrivo del “tesoretto“ dalla Provincia per le strade con le risorse del demanio idrico, in Valchiavenna non mancano le perplessità, come sottolinea a nome del gruppo di minoranza della Comunità montana il sindaco di Gordona, Mario Guglielmana.
I principali stanziamenti che danno origine a queste considerazioni sono i 270mila euro che saranno destinati al Comune di San Giacomo Filippo per la viabilità interna e per gli accessi alla statale 36. Un contributo al 50%, visto che il Comune ne mette altrettanti. Stessa cosa per Mese che si porta a casa 70mila euro su un costo complessivo di 80mila. Non punterà sulle strade, ma sul completamento della pista forestale della Valle dei Ratti fino al borgo di Castano, il Comune di Verceia, a cui sono stati aggiudicati 270mila euro su un progetto complessivo del costo di 363mila. La provinciale di Isola, nel Comune di Madesimo, è una delle strade che otterrà finanziamenti.
Altri soldi saranno distribuiti tra Comunità montana ed enti locali per le manifestazioni programmate quest’anno. E anche in questo caso - solo 2mila euro vanno a un Comune che sta all’opposizione, Novate Mezzola - la ripartizione lascia perplessi i sindaci della minoranza in Comunità montana.
«Non vogliamo usare toni polemici, bensì costruttivi, perché in Valchiavenna non c’è bisogno delle situazioni che hanno caratterizzato il periodo del direttivo Capelli - premette il capogruppo Guglielmana -. Prendiamo atto delle decisioni, consapevoli del fatto che si tratti di scelte politiche. Ma non c’è una direttiva che indichi come ripartire i fondi Aqst. Come sindaci della provincia di Sondrio, oltre che come rappresentanti in Comunità montana, auspichiamo che venga redatto un regolamento per i contributi».
E Guglielmana specifica meglio il senso: «Non possiamo equiparare gli interventi sul dissesto idrogeologico all’arredo urbano, ad esempio. Le regole sarebbero utili a tutela delle attuali minoranze, ma anche di quelle future, che potrebbero essere composte dai componenti dell’attuale maggioranza».
Una precisazione che ricorda l’avvicinarsi dei prossimi appuntamenti politici del 2018. «Auspichiamo che almeno a livello mandamentale si tenga conto di come sono stati ripartiti i fondi che arrivano da palazzo Muzio», aggiunge il primo cittadino di Villa di Chiavenna, Massimiliano Tam, ricordando di «avere costituito il gruppo di minoranza con il preciso spirito di confronto e condivisione, ma vediamo che anche in ambito provinciale le decisioni sono sempre determinate dalla politica».
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