Cronaca / Morbegno e bassa valle
Venerdì 14 Novembre 2014
Una canzone per ricordare Martina e il suo impegno
Una canzone per Martina Ceciliani composta a quattro mani da Simone e Riccardo Dell’Oca, amici della ragazza di Delebio morta di leucemia e salutata da un fiume di lacrime appena una settimana fa sotto il cielo plumbeo dell’autunno valtellinese
Da qualche giorno il brano è stato postato sulla pagina facebook di Martina, insieme alla foto che la ritrae sorridente mentre trattiene alcuni palloncini colorati, simili a quelli che gli amici hanno liberato al cimitero di Delebio, mentre centinaia di persone passavano davanti al feretro e abbracciavano genitori, nonni e parenti distrutti dal dolore. Nelle parole dei due giovani autori ci sono le domande e l’impossibilità di trovare una ragione, una risposta nella morte di un’amica che a soli 19 anni si è ritrovata a «cadere al di là». C’è la nostalgia per Martina in una fredda e piovosa Milano, dove i coetanei della studentessa vanno all’università e c’è la serenità che Martina è riuscita a trovare dentro sé nelle lunghe ore silenziose passate all’ospedale ad aspettare un destino che tutti avrebbero voluto diverso.
«Abbiamo pensato che anche Martina meritasse una canzone con la quale poterla ricordare - afferma Simone, studente e musicista nel tempo libero - abbiamo chiesto soltanto a chi volesse scaricare il brano da youtube di fare una donazione al comitato Maria Letizia Verga (www.donazione.comitatomarialetiziaverga.it/) per aiutare i tanti, troppi bambini che ogni giorno lottano contro la leucemia».
Dalla scomparsa di Martina in tanti sul social network hanno voluto esprimere con parole piene d’affetto la stima, l’amicizia, la nostalgia per questa giovane donna, strappata troppo presto alla vita. La pagina di Martina è diventata anche una bacheca per promuovere le iniziative delle associazioni che si occupano di prevenzione e cura delle malattie gravi, come l’Admo. L’invito dell’associazione donatori midollo osseo della provincia di Sondrio, in particolare è quello di sottoporsi ad un semplice prelievo per donare le proprie cellule staminali ematopoietiche. In questo modo, il nome del donatore entrerà in un registro internazionale a cui medici potranno attingere in caso di necessità di trapianto, in qualsiasi parte del mondo.
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