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Mercoledì 05 Giugno 2013
Una busta firmata Br al Molteni
Dentro lettera e una polverina
Era indirizzata al sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, anche se sulla busta non era indicato espressamente il suo nome. Sul retro, come mandante, la sigla delle Brigate Rosse e l'indicazione di un attacco chimico
SONDRIOEra indirizzata al sindaco di Sondrio, Alcide Molteni, anche se sulla busta non era indicato espressamente il suo nome.
Sul retro, come mandante, la sigla delle Brigate Rosse e l'indicazione di un attacco chimico; dentro una polverina e un testo scritto a mano. Un testo, a quanto si è appreso, che non conteneva minacce dirette a Molteni, (che non ha voluto commentare l'accaduto) ma considerazioni e riferimenti, per così dire, di carattere generale.
Questa lettera è stata intercettata la scorsa settimana nel centro di smistamento delle Poste di Peschiera Borromeo, prima che arrivasse a destinazione.
Uno degli impiegati in servizio ha notato l'anomalia di quella busta e ha dato immediatamente l'allarme. E ora sono in corso le indagini dei carabinieri di Milano per identificare il mittente e quali intenzioni avesse. La polvere che era all'interno della busta è stata inviata ad alcuni laboratori per accertarne la natura e la sua eventuale pericolosità. E saranno fatte comparazioni - anche grafologiche - con buste simili che nei giorni scorsi sono state spedite a diversi politici italiani. E anche alla sede del quotidiano "Il Giornale" e del "Corriere della Sera". Proprio ieri, infatti, una busta firmata "nuove Brigate Rosse" è stata recapitata alla segreteria dell'assessore all'Urbanistica della Regione Lombardia <+nero>Viviana Beccalossi.
Una lettera di minaccia, lo scorso 17 maggio, era arrivata anche al sindaco di Milano, Giuliano Pisapia, ma si trattava della missiva scritta da un anonimo dopo la strage di Niguarda. Nei giorni immediatamente successivi, un'altra lettera di minacce era arrivata al comune di Milano, ma non indirizzata direttamente al sindaco Pisapia.
Una missiva con la scritta "Brigate Rosse" e polverina al suo interno era arrivata anche al presidente della provincia di Roma, Nicola Zingaretti. La lettera era stata aperta da un impiegato, finito poi all'ospedale per alcuni controlli per essere entrato in contatto con questa strana polvere.
Qualche giorno prima, buste simili erano state recapitate anche nelle redazioni milanesi di due quotidiani "Il Corriere della Sera" e "Il Giornale". Buste anonime, anche in questo caso, scritte a mano, con della polvere al suo interno. Sette dipendenti de Il Giornale erano stati poi trasportati, in via precauzionale, in ospedale per alcuni controlli.
Una busta sospetta era stata recapitata nelle stesse ore anche alla redazione del Corriere della Sera. Conteneva una polverina di colore grigio e un breve testo di minacce rivolte a Silvio Berlusconi e al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Al momento, comunque, non ci sono elementi certi per affermare che a spedire tutte queste lettere siano state le stesse persone. Toccherà agli inquirenti stabilirlo.
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