Cronaca / Lecco città
Martedì 24 Novembre 2015
Un tetto ai profughi dell’ex tribunale
Fine di una vergogna
Per giorni sono rimasti a dormire sugli scalini con il Comune che diceva di non poter intervenire Eppure ieri è bastata una telefonata del nostro cronista
Lecco
Sono bastate due telefonate al responsabile di Progetto Itaca, Stefano Paladino, gestore del Ferrhotel di via Ferriera, che, a sua volta, ha allertato i colleghi dell’Hub del Bione, ovvero Fondazione Progetto Arca, per trovare i posti necessari a ospitare i sette pakistani che stazionavano notte e giorno nell’atrio del vecchio tribunale.
Sembra incredibile, ma la nostra telefonata con Paladino, che intendeva solamente chiedere se fosse a conoscenza di questa situazione e se qualcuno avesse allertato le due fondazioni in merito, si è trasformata nell’inattesa soluzione dell’odissea dei sette disperati. «Mi informo e ti faccio sapere», ci ha risposto Paladino alla prima telefonata, alle 11,46 di ieri.
Alla seconda telefonata, alle 11,50, ovvero quattro minuti dopo, il posto era stato trovato: «Entro sera – ci ha spiegati sempre Paladino – i sette saranno portati al centro di prima accoglienza del Bione dove stanno facendo posto per poterli ospitare». Stupiti noi stessi della velocità con la quale la soluzione che perdurava da almeno sette giorni sia stata trovata,
Il Comune, messo sotto accusa anche dal consigliere leghista Andrea Corti che aveva denunciato l’inerzia comunale al proposito, risponde con l’assessore ai Servizi alla Persona Francesca Bonacina: «Fino all’una di sabato notte siamo stati impegnati, sia con la Polizia Locale che con il lavoro di noi amministratori, per il disbrigo rapido delle procedure con la Prefettura. Le vostre telefonate sono arrivate al momento giusto, ovvero quando la situazione si era chiarita, ma la situazione era già in via di risoluzione».
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