Perché il gatto? Il suo cervello riesce a riconoscere le facce delle persone molto più velocemente e con minor margine di errore in confronto ai super tecnologici computer del 2000. Il miglior computer di oggi lavora con 1400 unità centrali di elaborazione e può svolgere determinati compiti alla pari con un gatto, ma «in modo molto meno rapido, circa 83 volte più lento: stiamo costruendo un computer nello stesso modo che la natura costruisce un cervello. L'idea è quella di utilizzare un paradigma completamente diverso rispetto ai computer tradizionali. Il cervello del gatto fissa un obiettivo realistico, perché è molto più semplice di un cervello umano, ma ancora estremamente difficile da replicare in complessità ed efficienza», afferma Lu.
Nel cervello di un mammifero, i neuroni sono collegati tra loro da sinapsi, che funzionano da interruttori, formando le vie che collegano migliaia di neuroni. Le sinapsi ricordano questi percorsi sulla base della forza e della velocità dei segnali elettrici generati dai neuroni. In un computer convenzionale, la logica e le funzioni della memoria si trovano in diverse parti del circuito e ogni unità di calcolo è collegata soltanto ad una manciata di altre unità. Come risultato, i computer convenzionali eseguono i codici in modo lineare, riga per riga.
Sono quindi eccellenti a mansioni relativamente semplici con variabili limitate. In parole più semplici, il cervello di un animale è eccellente in più mansioni contemporaneamente, ecco perché i mammiferi sono in grado di riconoscere i volti molto più rapidamente dei pc. Il nuovo computer che Lu sta studiando si concentra su "Memristor", un dispositivo di transistor che agisce come una sinapsi biologica. Un progetto talmente interessante che la Darpa (l'agenzia di ricerca e sviluppo del Pentagono) insieme alla National Science Foundation stanno sostenendo finanziariamente gli studi di Lu.
(Apcom)
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