Economia / Sondrio e cintura
Mercoledì 31 Gennaio 2018
Un sogno realizzato, Claretta lascia gli studi e diventa pasticciera
La ragazza di Chiuro, 27 anni, ora è felice. Si è diplomata alla scuola di cucina fondata da Marchesi ed è pronta a trovare lavoro anche all’estero.
Ha seguito la passione di sempre. Quella di quando era piccina ed insieme alla mamma preparava i dolci. E ha fatto bene. Perché ha realizzato il suo sogno Claretta Quadrio, tra i 34 neo pasticcieri professionisti diplomatisi lo scorso 20 gennaio ad Alma, la Scuola internazionale di cucina italiana, fondata nel 2004 da Gualtiero Marchesi.
Ora sta cercando lavoro, disposta ad andare all’estero, pur di poter svolgere la professione. Una strada, quella della pasticceria, che in verità la giovane di 27 anni, nata e residente a Chiuro, non ha imboccato subito: «Ho frequentato il liceo paritario della comunicazione Pio XII a Sondrio. Dopo aver fatto la maturità - racconta - mi sono iscritta all’università». Con qualche indecisione lungo il percorso: «Prima ho frequentato la facoltà di Biologia, poi ho cambiato scegliendo Scienze giuridiche», senza arrivare a discutere la tesi.
«Ho capito, che questo corso di giurisprudenza non mi avrebbe mai resa felice. Avevo sempre nella testa i dolci, la mia grande passione. E non amo solo cucinarli - ironizza Claretta, che ormai da alcuni anni vive a Milano, dove ha fatto diversi lavori -, ma anche mangiarli». Senza ombra di dubbio la sua preferita è «la pasta frolla, dalla classica crostata alle più svariate forme e ricette».
Fatto sta che Claretta ha avuto il coraggio di inseguire i suoi sogni e nel febbraio del 2017 ha prima frequentato ad Alma il corso base e dopo quello cosiddetto superiore di pasticceria, corso giunto all’edizione numero 27, conquistando il diploma, dopo sette mesi di lezioni tra pratica e teoria.
«Un’esperienza molto impegnativa, perché comunque ti stravolge la vita, dal punto di vista degli orari, ma totalizzante. In una sola parola fantastica» il commento entusiasta sul corso frequentato, che le ha dato la possibilità di scoprire i segreti dell’arte dolciaria, lavorando fianco a fianco con i più rinomati professionisti del settore. Questo è uno dei plus del corso superiore di pasticceria di Alma, dove lo stage è parte integrante del percorso didattico.
Unica è stata anche l’opportunità di essere valutati, in sede d’esame, da grandi maestri pasticcieri, che “certificano” ulteriormente la qualità della didattica espressa da Alma. Nel caso specifico del corso che ha “incornato” Claretta, la commissione giudicante, coordinata da chef Matteo Berti, direttore didattico di Alma, era composta, tra gli altri, da Alessandro Battistini, dell’omonima pasticceria di Parma, da Nicola Dobnik, della torinese “Farmacia del Cambio”, da Davide Gnocchi de “La Casa del Dolce” di Verbania.
Tra i “giudici” pure Diego Poli del ristorante “Filippo MUD” di Pietrasanta, in provincia di Luca, Paola Ziliani, della “Nuova Pasticceria Lady” di San Secondo Parmense, Andrea Zino della “Canepa 1862” di Rapallo, Stefano Zizzola, della pasticceria “Zizzola” di Noale.
Presenti in giuria anche i docenti Alma Ivan Macchi, Walter Masut ed Enrico Nativi.
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