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Lunedì 12 Novembre 2012
Un prestito dal padrino
Così Perego è finita nel clan
Ditte a patti con la 'ndrangheta: ecco come si infiltrano i boss. Il pentito Belnome: «Non c'è futuro nel mondo delle 'ndrine»
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Al di là di una ritualità fatta di grottesche e arcaiche celebrazioni, la 'ndrangheta che ha messo radici al nord sapeva e sa come muoversi. E riconosce i terreni più fertili nei quali seminare.
Terreni fatti di uomini pronti ad accogliere i denari della malavita senza farsi domande e di imprenditori pronti a consegnarsi nelle mani della criminalità quando scorgono un vantaggio.
C'è un filo conduttore che unisce le parole del padrino pentito Antonino Belnome, ex boss con casa a Inverigo che sta aiutando gli inquirenti nella loro lotta ai clan, alla recente richiesta di condanna a carico di Ivano Perego, accusato di aver spalancato le porte dell'azienda di famiglia alla malavita accettando di maneggiare macerie contaminate derogando alle norme a tutela della salute. Quel filo è rappresentato da un prestito consistente che Pavone avrebbe ricevuto dal defunto Rocco Cristello, ex boss di Seregno, cugino dei Cristello di Cabiate (tra i quali l'omonimo Rocco che ha fatto a tempo a occuparsi della Perego Strade, prima che questa fallisse), nel 2007.
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